lunedì, Maggio 6, 2024
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Sul Garda gli operatori esprimono sostanziale soddisfazione

Turismo, bilanci fantasma

L’impressione è che la stagione turistica dell’anno Duemila «giri» bene per le piccole capitali delle vacanze del lago di Garda. Lo confermano i pareri di alcuni presidenti delle associazioni degli albergatori. Ma i dati statistici che possano suffragare le impressioni non ci sono. L’Azienda di promozione turistica di Brescia risponde alle richieste in modo negativo. Gli ultimi dati statistici disponibili sono quelli di fine anno. Da gennaio vi sono dati parziali che riguardano soltanto una parte degli alberghi del Bresciano e dunque anche di quelli della zona del Garda. Paradossalmente il «buco», spiegano all’Apt, nell’era di Internet e della telematica, deriva proprio da un progetto pilota regionale di informatizzazione. È quello varato con la legge n. 28 che ha finanziato l’installazione di computer e sistemi di trasmissione dati. Gli alberghi interessati sono nel Bresciano circa 200 su 1.100. Questi sono collegati con la Regione e inviano direttamente a Milano i «numeri» riguardanti le presenze. Gli altri continuano a trasmettere le rilevazioni all’Apt provinciale. Paradossalmente i due enti sembrano non comunicare. Infatti l’Apt di Brescia dispone solo di dati parziali. Sono stati chiesti i numeri mancanti, rispondono cortesemente dagli uffici dell’Apt, ma per ora senza risultato. E così nessuno appare in grado di dare oggi i numeri del turismo della provincia bresciana, nemmeno quelli del Garda, una regione che cattura quasi 16 milioni di presenze ufficiali contando le tre riviere: bresciana, veronese e trentina. Alla fine del ’99 il movimento registrato dalle aziende di promozione turistica di Brescia, della Riviera degli olivi e del Garda trentino rielaborati dall’ufficio studi della Comunità del Garda registrava 2.936.653 arrivi con un incremento del 3,5% e quasi 16 milioni di presenze, aumentate del 5,64% rispetto all’anno precedente. Dei turisti arrivati 1.845.068 aveva scelto la sistemazione in albergo, gli altri avevano optato per l’extralberghiero. In termini di presenze la sponda bresciana ne ha registrato 5.127.219; quella veronese 8.189.135 mentre il Garda trentino si è attestato a quota 2.456.627. I clienti bresciani e trentini preferiscono l’albergo; quelli veronesi campeggio e affittacamere. Quanto alla nazionalità i clienti principali sono, dopo tedeschi e italiani, gli olandesi, seguiti nell’ordine da inglesi e scandinavi. Dunque in assenza di cifre ufficiali vediamo le impressioni. «La stagione a Sirmione sta andando bene – conferma Dino Barelli presidente degli albergatori della penisola -. Siamo partiti bene, luglio va discretamente. Sono convinto che ci sia un incremento rispetto anche alla già buona stagione dello scorso anno». «Il trend è positivo – conferma Vittorio Cerini, albergatore desenzanese, titolare del Park Hotel -. La stagione turistica è iniziata bene a Desenzano e prosegue con buoni ritmi anche in luglio, mese solitamente fiacco». «Condivido – prosegue l’operatore gardesano – la scelta di fare le manifestazioni nel cortile del Castello. Plaudo alla decisione di tenere aperto l’ufficio Informazioni turistiche ininterrottamente dalle 9 del mattino alle 9 di sera anche nel fine settimana grazie all’intesa fra Apt e assessorato al turismo». «Ci sono numerosi turisti – aggiunge ancora, – molti sono stranieri. Il termometro punta all’insù e forse il merito è anche dei siti Internet che hanno riscosso successo e avuto moltissimi contatti». Quei siti Internet che, consentendo l’aggiornamento in tempo reale dei dati relativi alle presenze di circa duecento alberghi bresciani, hanno paradossalmente generato la situazione di un monitoraggio su doppio binario senza interscambio, che alla fine non è in grado di sfornare i dati globali.

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