Il Comune di Salò ha deciso di conferire il premio «Gasparo» a Costante Belletti, 87 anni, il papà delle scuole alberghiere bresciane. La consegna verrà effettuata nella sala consiliare domenica 4 novembre, il giorno del patrono (S.Carlo). Negli anni scorsi il riconoscimento è andato a Vittorio Pirlo, Francesco Dolfo, Tullio Foffa e alla moglie Maria Teresa Cruciani, Angelo Gasparotti, suor Vincenza Corti, monsignor Paolo Zanetti, Aldo Caffi, Gianfranco Rodella e Luciano Silveri.Belletti, originario di Montichiari, da molto tempo residente sul lago, creò a Gardone Riviera il primo istituto professionale alberghiero della Lombardia. L’idea nacque durante una crociera nel Mediterraneo. Ne parlarono l’onorevole Mario Pedini, il direttore generale al Ministero della pubblica istruzione Aleardo Sacchetto (poi diventato presidente del Vittoriale, dal ’64 al ’74), il proprietario del Grand Hotel (Enrico Mizzaro).Tutti concordarono sul fatto che Gardone Riviera sarebbe stata la cornice adatta, e Villa Alba la sede ideale. Ma c’era un ostacolo da superare: l’edificio apparteneva alla Saffa di Milano, la ditta produttrice dei fiammiferi. Che fare? Il comune vendette uno spicchio del parco, autorizzando la costruzione dell’Eurotel. E, coi soldi incassati, acquistò (per 40 milioni) la splendida struttura. Molti operatori turistici locali firmarono le cambiali, garantendo il pagamento. Insomma, un’operazione che coinvolse parecchia gente.NEL ’61 LA SCUOLA INIZIÒ, con 23 ragazzi. Provenivano un po’ da tutta la provincia. Avevamo raccolto le iscrizioni nel sottoscala del municipio. Nei primi mesi Belletti e gli studenti mangiavano assieme ai muratori. In dicembre furono istallate le cucine. L’anno dopo, definite le sezioni (tre: Cucina, Sala-bar, Segreteria d’albergo), gli allievi diventarono 90.I segreti del boom immediato? L’arrivo di due personaggi di spicco: Marino Trigari, maitre del Savoy, e Carlo Paggi, cuoco del Grand Hotel, che aveva avuto tra i suoi clienti Winston Churchill, il capo del governo inglese. Appena andati in pensione, accettarono di andare a insegnare. Nelle professionali il preside poteva scegliere gli insegnanti, senza dover seguire le graduatorie. E rispondeva a un consiglio di amministrazione.BELLETTI ha aperto scuole alberghiere un po’ ovunque: in provincia (Darfo Boario, Desenzano, in città), sulla sponda veronese del lago (Bardolino, Valeggio sul Mincio), e all’estero. Dal ’72 al ’75 ne creò una in Tunisia, a Monastir.Più brevi i soggiorni in America Latina (Messico, Nicaragua) e Medio Oriente (Beirut, al termine della guerra dei sei giorni), per fornire indicazioni e gettare le basi di nuove scuole.
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Il riconoscimento del Comune a Costante Belletti, infaticabile «manager» scolastico
Un premio al «papà»delle scuole alberghiere
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