martedì, Novembre 5, 2024
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Il grande edificio accanto al cimitero fu fatto costruire nel 1484 per ospitarvi gli appestati

Uno spettacolo teatralefa riaprire il Lazzaretto

L’antico lazzaretto di San Rocco, uno dei tre monumenti nazionali di Salò, al pari del Duomo e di Palazzo Martinengo, in località Brolo, aprirà per la prima volta al pubblico. L’occasione è rappresentata dallo spettacolo teatrale intitolato «I 22 volti dell’amore», diretto da Monica Antonioli, dell’Associazione culturale «La via di casa», e organizzato da «Il melangolo» di Salò, che andrà in scena domani sera alle ore 20.30. Protagonisti dello spettacolo saranno Daniela Varalli, Fabrizio Lampugnani, Nadia Scampini, Ornella Vanoni, Samuele Mirko Croci, Mia e Monica Antonioli.LA PERFORMANCE, affascinante per la semplicità e la delicatezza del tema trattato, e insolita per il coinvolgimento diretto del pubblico, e acquista un carattere di particolare eccezionalità grazie al luogo in cui sarà rappresentata.Il lazzaretto, edificio rimasto finora sempre chiuso al pubblico, e poco conosciuto benchè intriso di storia e di ricordi legati al passato, sarà aperto in via del tutto straordinaria.La costruzione, interessante sia dal punto di vista architettonico che come luogo assurto a testimonianza di un triste periodo, fu voluta e realizzata dal Comune a partire dal 1484. L’importanza attribuita a quest’opera fu tale che tutti i salodiani vennero chiamati a contribuirvi con denaro e lavoro gratuito, nell’intento di tutelare la gente dall’incubo della peste, che imperversava dopo guerre e carestie. Divenne presto il perno della strategia di difesa sanitaria della Comunità della Riviera, e, su impulso della Repubblica di Venezia, antesignana nel prevenire e fronteggiare le epidemie.DOPO PIÙ DI UN SECOLO di inattività, nel 1797 il fabbricato fu trasformato in una vetreria.Ma una notte scoppiò un incendio, che si propagò alla chiesetta di S.Rocco, poi restaurata. Nel 1859 vi trovarono sepoltura i feriti delle battaglie di San Martino e Solferino, che, ricoverati all’ospedale di Salò, non erano riusciti a sopravvivere. Ogni anno, il 16 agosto, durante la dominazione austriaca, vi si teneva una sagra, vivacizzata da una grande fiera. Una consuetudine venuta meno negli anni Trenta.IN QUESTO LUOGO solitario, appartato e suggestivo, proprio a fianco del cimitero, debutterà domani lo spettacolo del teatro Vivencial, un viaggio tematico dell’amore tra coniugi, genitori, figli, amanti e amici, improntato ai principi dell’esperienza della biodanza. Gli attori intercaleranno il testo con momenti di coinvolgimento del pubblico.L’esperienza sarà condotta anche con l’ aiuto visivo degli «Arcani maggiori dei tarocchi», archetipi della quotidianità dell’amore. Il costo del biglietto è di 20 euro a persona, comprensivo di rinfresco e buffet. In caso di maltempo ci si trasferirà nell’auditorium dell’Istituto tecnico «Cesare Battisti», in via Bezzecca.E’ gradita la prenotazione, telefonando al numero 0365-448252 oppure 339-2185509.

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