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SCOPERTE SEPOLTURE DI DIVERSA ETA’ E TIPOLOGIA E UN EDIFICIO TERMALE RISALENTE AL I SECOLO DOPO CRISTO

Vestigia romane riemergono nel centro di Riva

Il sito archeologico di piazzale PilatiRIVA DEL GARDA – Significative tracce del passato tornano alla luce sul Garda trentino. Sono notevoli le scoperte effettuate nei due siti archeologici in fase di indagine a Riva del Garda: nel centralissimo piazzale Pilati e nell’area di San Cassiano, riemersa durante i lavori per la variante alla provinciale 45. Se la zona di San Cassiano si caratterizza per la presenza di sepolture di diversa età e tipologia, nell’area Pilati è stato rinvenuto un edificio termale di età romana, un «unicum» per il territorio trentino.Alcune monete e altri reperti hanno permesso di datare le terme di Riva del Garda all’inizio del I secolo d.C.; durante il III secolo la struttura termale venne quindi abbandonata e riutilizzata in parte per attività agricole, come testimoniato dalle stratigrafie. Il complesso termale era costituito da un edificio rettangolare composto da un ingresso (suddiviso in spogliatoio e latrina), e da alcune stanze sequenziali: una fredda (il «frigidarium»), una tiepida (il «tepidarium»), una più calda (il «caldarium») e infine la vera e propria sauna (il «laconicum»). Le stanze, pavimentate con marmi policromi e mosaici, erano riscaldate da «proto-caldaie» costruite in un locale di servizio, che immettevano aria calda sul pavimento e lungo i mattoni cavi delle pareti. All’esterno delle terme si trovavano i giardini, una strada e un muro, all’ombra del quale sono state ritrovate sepolture a inumazione del VI secolo d.C. La campagna di scavo, avviata in autunno 2005, è tuttora in corso. L’indagine nell’area archeologica di San Cassiano, circa 5.000 metri quadrati acquisiti da Trentino Trasporti per realizzare il deposito della stazione, era invece iniziata nell’autunno 2004. Il sito era noto in letteratura perché aveva già restituito testimonianze di epoca romana, attualmente ospitate al Museo di Riva. Si sapeva, inoltre, che qui esisteva una chiesa, della quale si conosce la data di demolizione per ordine vescovile, il 1794. Durante la prima fase della campagna ne è riemersa la struttura e poi sono state trovate testimonianze più antiche: una strada di epoca romana che collegava Riva alle Giudicare e a ridosso un’estesa area cimiteriale di età compresa tra il I e il IV secolo d.C.Accanto alle tombe sono state rinvenute anche le testimonianze delle ritualità connesse al culto dei morti, offerte votive e diversi oggetti di uso comune. Sono due le tipologie di sepolture che testimoniano uno sviluppo cronologico del nucleo cimiteriale di San Cassiano: le sepolture a cremazione (una trentina), dalla fine del I secolo d.C. al II secolo, e le sepolture a inumazione (una decina), del III-IV secolo. Le campagne di scavo, sospese in inverno per l’inagibilità del sito archeologico, riprenderanno l’8 maggio.

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