domenica, Aprile 28, 2024
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Via al restauro dell’ex chiesa della Disciplina

Partiranno tra breve i lavori per la sistemazione della ex chiesa della Disciplina. Si tratta del primo stralcio per la salvaguardia dell’edificio di proprietà comunale sito in borgo Garibaldi e al momento in un desolante stato di abbandono. Ad annunciare la decisione di mettere mano con largo anticipo rispetto ai tempi prospettati al complesso originariamente dedicato a Santa Maria della Misericordia è il sindaco Armando Ferrari. «Abbiamo ricevuto un contributo di 200 milioni dalla Fondazione Cariverona che ci permette di accelerare il via alla ristrutturazione della Disciplina», spiega il primo cittadino. «Il primo intervento ammonta a 304 milioni e consiste nel rifacimento e sistemazione del tetto dell’ex edificio sacro ora in decadimento. È necessario intervenire al più presto possibile per impedire il crollo dello stesso. Una volta terminato il primo stralcio (copertura e consolidamento murario ndr) è intenzione dell’Amministrazione procedere subito, visto i ponteggi già allestiti, alla seconda fase che prevede il totale recupero della Disciplina, campanile compreso. Il costo complessivo di tutta l’operazione alla fine ammonterà a un miliardo e 147 milioni. Ovvio che ci stiamo muovendo per cercare ulteriori forme di finanziamento e di contributi. La stessa Fondazione della Cassa di Risparmio di Verona ha promesso un ulteriore intervento per il 2002». Il progetto di conservazione e valorizzazione culturale dell’edificio di Borgo Garibaldi è stato redatto dall’architetto Arturo Sandrini con l’obiettivo di adibire l’ex chiesa ad attività compatibile con il carattere storico-artistico del manufatto ovvero a centro sociale-culturale con sala mostra, uno spazio polifunzionale di prestigio, utilizzabile come grande aula per conferenze e convegni (con una capienza di circa cento posti a sedere) ma anche come auditorium. Il progetto mira al restauro della Disciplina nella sua complessiva articolazione: vale a dire dalla copertura all’invaso interno con gli adeguamenti impiantistici necessari, all’unità abitativa annessa, sino al campanile. L’ex edificio sacro, negli anni Ottanta addirittura sede di un panificio, è stato acquistato tempo fa dal Comune da privati per poco più di mezzo miliardo di lire.

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