mercoledì, Maggio 8, 2024
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Inaugura le manifestazioni sul Baldo per l’Anno delle montagne. Abitanti protagonisti Mostre, canti e poesie

Braga, contrada capitale

La Comunità montana del Baldo ha scelto la piccola ma esemplare contrada di Braga di Caprino, posta su di un dosso a 586 metri di quota, per inaugurare le manifestazioni dell’Anno internazionale delle montagne sul Baldo, ed ha scelto una data significativa, intorno al 20 di aprile, quando tradizionalmente iniziava l’alpeggio ovino. Così domani si parte con l’inaugurazione delle mostre «Gli oggetti e le attrezzature tradizionali della zootecnia di montagna e dell’alpeggio» e «La casa ed il lavoro femminile di un tempo», realizzate dagli abitanti di Braga costituiti in un apposito comitato. «Nel novembre del 1998 l’assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2002 Anno internazionale delle montagne, accogliendo le indicazioni emerse nel corso dell’ormai storica Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992. Allora venne ribadita la fondamentale importanza delle aree montane sotto i più diversi aspetti, da quello economico a quello demografico, ambientale e culturale», spiega Luigi Castelletti, presidente della Comunità montana. «Le zone montuose sono infatti una fonte importante di acqua, energia e biodiversità», sottolinea Castelletti, «ma anche di risorse come minerali, prodotti agricoli e del bosco, nonché luogo di ricreazione. Però nel corso della storia recente le aree di montagna sono state a volte oggetto di sfruttamento indiscriminato, mentre altre volte sono state lasciate in completo abbandono. Ecco quindi l’importanza di un anno internazionale delle montagne per sensibilizzare l’opinione pubblica in modo da garantire azioni concrete a favore delle aree montane, supportate da precisi impegni politici, istituzionali e finanziari. E questo vale anche per il nostro monte Baldo». Gli alunni della scuola elementare di Pazzon con canti e recite di poesie faranno da sfondo all’apertura ufficiale, cui seguirà una dimostrazione della tradizionale lavorazione del latte con la produzione di formaggio e ricotta. Domani pomeriggio, dalle 15 alle 18, vi sarà poi una visita guidata alla contrada, curata dal Ctg nell’ambito della manifestazione «Un luogo il suo spirito» ( vedasi articolo sotto ), mentre per domenica 21 aprile dopo la messa delle ore 9.30 nella chiesetta della Immacolata Concezione vi sarà la commemorazione di don GiovanBattista Roncari, parroco emerito che nel 1938 volle la costruzione della chiesetta. Le due mostre resteranno aperte al pubblico sia domenica che lunedì, giornata destinata in particolare alle visite delle scolaresche. Le mostre sono dedicate alle attività agro-silvo-pastorali baldensi e sono state realizzate con il concorso di tutta la popolazione di Braga che ha messo a disposizione con entusiasmo, attrezzi, fotografie e locali dove allestirle. «Fin dall’epoca romana e poi in quella medioevale il Monte Baldo è stato interessato da una consistente pastorizia ovina e caprina, scarsamente bovina, con forme di transumanza che iniziavano il 23 aprile, giorno di San Giorgio, lungo percorsi che dalla piana di Caprino portavano alle creste baldensi, passando per Braga, su cui transitavano migliaia di ovini provenienti dal Veronese e dal Mantovano», racconta Virginia Cristini, del Comitato per Braga. «Gli abitanti di Braga hanno inteso dar vita a questa manifestazione per non disperdere un patrimonio di valori e di storia, sintetizzati in modo esemplare nella loro contrada, quale nucleo per un possibile nuovo museo dell’alpeggio e della zootecnia baldense, ed anche per valorizzare la loro contrada e sensibilizzare verso il restauro della chiesetta».

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