Il 99° Arena di Verona Opera Festival presenta 46 serate nel più grande teatro del mondo

Carmen∙Aida∙Nabucco∙La Traviata∙Turandot: il cartellone areniano 2022

09/04/2022 in Attualità
A Verona
Di Luigi Del Pozzo

Il prossi­mo 17 giug­no prende il via l’edizione numero 99 del più popo­lare Fes­ti­val d’Opera al mon­do, in un’Arena final­mente resti­tui­ta ai suoi alles­ti­men­ti uni­ci che richia­mano ogni sera un pub­bli­co di oltre 13.000 spet­ta­tori, sem­pre più ric­ca dei mag­giori artisti del panora­ma inter­nazionale sul pal­cosceni­co con Orches­tra Coro Bal­lo e Tec­ni­ci, sem­pre più social con i suoi qua­si 300 mil­ioni di con­tat­ti solo nel 2021, anco­ra più sol­i­da gra­zie all’abbraccio dei mece­nati con le 67 Colonne per l’, prog­et­to che alla sua pri­ma edi­zione ha vin­to il Pre­mio del Min­is­tero del­la Cul­tura come miglior inizia­ti­va Art Bonus fra centi­na­ia di prog­et­ti nazion­ali. Quel­lo che ani­merà le not­ti sot­to le stelle sarà un Fes­ti­val dal respiro più che mai ampio e cos­mopoli­ta, preparazione ide­ale del per­cor­so che con­dur­rà al tra­guar­do dell’edizione numero 100, nell’estate del 2023.

Mar­co Armil­ia­to è il Diret­tore Musi­cale del Fes­ti­val 2022. La 99° edi­zione del Fes­ti­val vedrà salire sul podio dell’immenso gol­fo mist­i­co are­ni­ano per 24 ser­ate uno dei maestri più amati dal pub­bli­co dell’Arena di Verona. Gen­ovese di nasci­ta, inter­nazionale per car­ri­era e vocazione, è alfiere del melo­dram­ma ital­iano nel mon­do, da Vien­na a Tokyo, dal­la Scala al Met­ro­pol­i­tan di New York. «Sono ono­ra­to del nuo­vo incar­i­co di Diret­tore Musi­cale del­l’Are­na Opera Fes­ti­val con­fer­it­o­mi e orgoglioso di pren­dere parte al prog­et­to – dichiara il M° Mar­co Armil­ia­to. – Mi rende in par­ti­co­lar modo felice la pos­si­bil­ità di col­lab­o­rare anco­ra con Cecil­ia Gas­dia e Ste­fano Tres­pi­di, che si sono prodi­gati con pas­sione ed abne­gazione per ren­dere pos­si­bile la Sta­gione Are­ni­ana anche in questi tem­pi dif­fi­cili. A nome di tut­ti gli artisti, li ringrazio per il loro lavoro e il loro impeg­no. Le masse artis­tiche are­ni­ane sono un pat­ri­mo­nio umano e artis­ti­co immen­so e uni­co: vedo il ruo­lo del Diret­tore Musi­cale come quel­lo di un primus inter pares, che lavo­ra insieme agli altri alla sfi­da di unire tutte le pro­fes­sion­al­ità nel­la creazione di uno spet­ta­co­lo davvero uni­co come quel­lo dell’opera. Porterò tut­ta la mia pas­sione e il mio entu­si­as­mo in ques­ta nuo­va avven­tu­ra».

Il 99° Opera Fes­ti­val 2022 prende il via il fine set­ti­mana del 17 e 18 giug­no con i due titoli più rap­p­re­sen­tati nel­la sto­ria del Fes­ti­val, Car­men di Bizet e Aida di Ver­di, entram­bi con la fir­ma di Fran­co Zef­firelli. Car­men, tito­lo di aper­tu­ra, debut­to del Mae­stro fra le mil­lenar­ie pietre dell’anfiteatro nel 1995, ver­rà pre­sen­ta­ta al pub­bli­co come nes­suno ha mai potu­to ved­er­la, in una sin­te­si orig­i­nale. Come è noto, il Mae­stro fiorenti­no, in occa­sione dei diver­si rialles­ti­men­ti del suo spet­ta­co­lo suc­ce­dutisi nel cor­so degli anni, ave­va appor­ta­to diverse sostanziali mod­i­fiche cul­mi­nate nel­la nuo­va ver­sione del 2009. Oggi, gra­zie alle nuove com­pe­ten­ze scenotec­niche acquisite e sul­la base delle osser­vazioni del Mae­stro rac­colte dai suoi stori­ci col­lab­o­ra­tori, è pos­si­bile fare una sin­te­si defin­i­ti­va del pen­siero di Fran­co Zef­firelli sul­la sua per­son­ale con­cezione di Car­men in Are­na. Seguen­do i pri­mi bozzetti sen­za cesure o lim­i­tazioni, inte­grati con le migliori novità che lo stes­so Zef­firelli ha introdot­to nelle edi­zioni suc­ces­sive, som­man­do il meglio delle diverse intu­izioni del Mae­stro, si darà vita ad un’esperienza visi­va inedi­ta e defin­i­ti­va, sot­to la direzione musi­cale di Mar­co Armil­ia­to e impreziosi­ta da un cast d’eccezione in cui vale fra i tan­ti ricor­dare i debut­ti, come pro­tag­o­niste, di Clé­men­tine Mar­gaine, J’Nai Bridges, Eli­na Garanča e Yulia Matochk­i­na, affi­an­cate dai Don Josè di Bri­an Jagde, Rober­to Alagna e Vit­to­rio Grigo­lo.

La pro­duzione di Aida, cre­a­ta apposi­ta­mente per l’Arena pro­prio vent’anni fa, tor­na sul pal­cosceni­co veronese dopo molte edi­zioni come un clas­si­co a tut­ti gli effet­ti dell’estetica zef­firelliana, con la sua incon­fondibile luce dora­ta e i mul­ti­col­ori tes­su­ti preziosi che pro­fu­mano l’Egitto immag­i­na­to da Ver­di di nuovi bagliori fra solen­nità ed eso­tismo. L’opera regi­na dell’Arena, pro­pos­ta per undi­ci ser­ate, vedrà alternar­si sul podio Daniel Oren e Mar­co Armil­ia­to. Sull’immenso pal­cosceni­co sale una sfi­la­ta imperdi­bile di voci di asso­lu­to rilie­vo inter­nazionale tra cui Liud­my­la Monastyrs­ka, Anna Netre­bko, Lato­nia Moore, Eka­te­ri­na Semenchuk, Murat Kara­han, Fabio Sar­tori, Yusif Eyva­zov, Amar­tu­vshin Enkhbat, Fer­ruc­cio Furlan­et­to, a con­fer­ma del­la volon­tà del­la Fon­dazione di fare di ogni ser­a­ta una pri­ma asso­lu­ta.

Dal 25 giug­no va in sce­na Nabuc­co di Ver­di per otto ser­ate nel­la recente edi­zione dall’ampio respiro stori­co, risorg­i­men­tale e cin­e­matografi­co di Arnaud Bernard, con la direzione di Daniel Oren e di Alvise Casel­lati.

Quin­di dal 2 luglio tor­na per la pri­ma vol­ta La Travi­a­ta, ulti­ma creazione di Fran­co Zef­firelli con i cos­tu­mi di Mau­r­izio Mil­lenot­ti, dopo l’inaugurazione del Fes­ti­val 2019 alla pre­sen­za del Pres­i­dente del­la Repub­bli­ca Mattarel­la e in diret­ta in mon­dovi­sione gra­zie alla col­lab­o­razione di srl e Rai1, pro­prio a pochi giorni dal­la scom­parsa del Mae­stro, dive­nen­done una sor­ta di tes­ta­men­to artis­ti­co. Il cap­ola­voro ver­diano sarà diret­to per le sue otto recite da Mar­co Armil­ia­to.

Quin­to e ulti­mo tito­lo operi­s­ti­co del cartel­lone 2022 è la Turan­dot puc­cini­ana nell’allestimento da fia­ba di Zef­firelli con i cos­tu­mi del pre­mio Oscar Emi Wada: sarà in sce­na dal 4 agos­to per sette ser­ate dirette da Mar­co Armil­ia­to, Francesco Ivan Ciampa e, per un’unica data-even­to, da Plácido Domin­go.

I cast vocali annover­a­no, tra le altre, le voci e le qual­ità inter­pre­ta­tive di Anna Netre­bko, Lisette Orope­sa ed Angel Blue, nonché Luca Sal­si, Ludovic Tézi­er, Francesco Meli, Fred­die de Tom­ma­so, Michele Per­tusi, in un ben cal­i­bra­to equi­lib­rio tra solide certezze, nomi di grande spic­co inter­nazionale ma rari sulle scene ital­iane e gio­vani di sicuro inter­esse per i melo­mani di tutt’Europa.

Il pro­gram­ma del 99° Fes­ti­val si com­ple­ta con tre Gala: il pri­mo è Rober­to Bolle and Friends che il 20 luglio porterà all’ un atte­so pro­gram­ma che unisce la dan­za clas­si­ca, mod­er­na e con­tem­po­ranea ese­gui­ta dall’étoile “dei due mon­di” insieme alle più accla­mate stelle di oggi. Il 12 agos­to tor­nano i Carmi­na Burana di Orff in un mem­o­ra­bile e scenografi­co con­cer­to con la parte­ci­pazione di Orches­tra e Coro are­ni­ani al com­ple­to, due cori di voci bianche e dei solisti Lisette Orope­sa, Fil­ip­po Minec­cia e Mario Cas­si. Il 25 agos­to è la vol­ta del­la Plá­ci­do Domin­go in Ver­di Opera Night con tre atti di opere ver­diane in for­ma sceni­ca com­ple­ta insieme a Maria José Siri, Fabio Sar­tori, Clé­men­tine Mar­gaine e, per la pri­ma vol­ta in Are­na, il bas­so Ildar Abdraza­kov: oltre alle rare Mac­beth e Don Car­lo, per l’occasione Domin­go debut­terà nel ruo­lo di Amonas­ro nel­la sce­na del Tri­on­fo di Aida. Regia e scene del­la ser­a­ta-even­to sono fir­mate da Ste­fano Tres­pi­di ed Ezio Antonel­li, men­tre la direzione dei com­p­lessi artis­ti­ci are­ni­ani è affi­da­ta a Jor­di Bernàcer.

Su qua­si 100 artisti di pri­mo piano mon­di­ale, tra gio­vani emer­gen­ti e star con­cla­mate, sono ben 35 (oltre un ter­zo del totale) quel­li che faran­no il loro atte­sis­si­mo esor­dio sul pal­cosceni­co dell’Arena: oltre alle dive J’Nai Bridges ed Elī­na Garanča, vale la pena ricor­dare Ludovic Tézi­er, Ildar Abdraza­kov, Fred­die De Tom­ma­so, Liud­my­la Monastyrs­ka, Lato­nia Moore, Angel Blue, Yulia Matochk­i­na, Gil­da Fiume, Luca Michelet­ti, Cate­ri­na Sala, Daniela Cap­piel­lo, Jan Antem, Vin­cent Ordon­neau, Mon­i­ca Cone­sa, Gűn­ther Groiss­bőck, Roman Bur­denko, Francesca Maionchi, Ewa Plon­ka, Francesca Di Sauro, Vasil­isa Berzhan­skaya, Adol­fo Cor­ra­do, Gezym Myshke­ta, Gia­co­mo Leone, Sava Venić, Lil­ly Jørstad, Vale­ria Girardel­lo, Igor Golo­vatenko, Francesco Leone, Yong­hoon Lee, Fil­ip­po Minec­cia, Youngjun Park, Gabriele Sag­o­na e, dul­cis in fun­do, lo scrit­tore (con un pas­sato da can­tante) Mar­co Mal­val­di in un cameo di lus­so.

Oltre ai nomi già citati, a com­porre il cast delle 46 ser­ate sono moltissi­mi i gran­di artisti e i gio­vani affer­mati che tor­nano all’Arena di Verona, tra cui: Alek­san­dra Kurzak, Anna Maria Chi­uri, Olesya Petro­va, Clau­dio Sgu­ra, Karen Gardeaz­a­bal, Maria Tere­sa Leva, Lavinia Bini, Nicolò Ceri­ani, Car­lo Bosi, Bia­gio Piz­zu­ti, Alessio Ver­na, Simon Lim, Samuele Simonci­ni, Jorge de León, Rafał Siwek, Ric­car­do Zanel­la­to, Sebas­t­ian Catana, Francesco Pit­tari, Ric­car­do Rados, Artur Rucin­s­ki, Abramo Ros­alen, Simone Piaz­zo­la, Mat­teo Mez­zaro, Ruth Ini­es­ta, Ric­car­do Fas­si, Gre­go­ry Kunde, Chris Mer­ritt…

«Meno uno al grande tra­guar­do, all’an­niver­sario per eccel­len­za per il quale sti­amo già preparan­do fes­teggia­men­ti all’al­tez­za del­l’ap­pun­ta­men­to – affer­ma il Sin­da­co di Verona e Pres­i­dente di Fed­eri­co Sboa­ri­na –. Guar­do al futuro per­ché, se c’è una cosa che in questi anni Fon­dazione Are­na e il suo Fes­ti­val mi han­no inseg­na­to, è quel­la di non smet­tere mai di credere nei pro­pri obi­et­tivi, per quan­to pos­sano sem­brare dif­fi­cili, lon­tani o impos­si­bili. Fon­dazione Are­na ne è la sin­te­si. Una squadra che ha saputo risoll­e­var­si più volte, sen­za mai dar­si per scon­fit­ta e anzi traen­do ulte­ri­ore forza e vig­ore dalle dif­fi­coltà. Due anni fa, in pieno Covid, quan­do a far­la da padrone era­no l’in­certez­za e il tim­o­re, Fon­dazione Are­na, il suo man­age­ment e i lavo­ra­tori han­no lan­ci­a­to il cuore oltre l’osta­co­lo, real­iz­zan­do quel­lo che a tut­ti sem­bra­va impos­si­bile: un Fes­ti­val uni­co nel­la sua stra­or­di­na­r­i­età, che rimar­rà nel­la sto­ria del­la musi­ca e nel cuore di chi l’ha vis­su­to. Oggi, l’Arte del Can­to Liri­co ital­iano è can­di­da­ta a pat­ri­mo­nio Unesco e l’Arena è vincitrice del con­cor­so Art Bonus con il prog­et­to ’67 Colonne’. Una gioia e una sod­dis­fazione che so di con­di­videre con tut­ti i Verone­si che han­no capi­to ciò che il nos­tro mon­u­men­to rap­p­re­sen­ta a liv­el­lo cul­tur­ale ed eco­nom­i­co, oltre che nel mon­do. Il Fes­ti­val che sta per iniziare è il deg­no coro­n­a­men­to di tut­to questo».

Il Sovrin­ten­dente e Diret­tore Artis­ti­co Cecil­ia Gas­dia com­men­ta così quest’edizione tan­to atte­sa: «Voglio innanz­i­tut­to ringraziare tut­ti i lavo­ra­tori e le maes­tranze del­la Fon­dazione: con la loro pluride­cen­nale pro­fes­sion­al­ità, uni­ti abbi­amo man­tenu­to sal­di il nos­tro Fes­ti­val are­ni­ano e le sta­gioni al Teatro Filar­mon­i­co come motore del­la Cit­tà, del Paese e del­la Cul­tura. Voglio esprimere par­ti­co­lare grat­i­tu­dine a tut­ti gli artisti che tor­nano in Are­na con gioia e la sentono casa pro­pria: qui sono amati e atte­si nel­lo scam­bio col pub­bli­co di un rito uni­co e irripetibile. Ringrazio di cuore infine le Isti­tuzioni, gli spon­sor, le 67 colonne e i cit­ta­di­ni verone­si che si sono stret­ti attorno all’Arena, al nos­tro sim­bo­lo, con­tribuen­do a man­tenere sal­da la cul­tura nel­la nos­tra cit­tà, nei momen­ti così dif­fi­cili del pas­sato e del pre­sente. Ho fat­to quel­lo era mio dovere isti­tuzionale con entu­si­as­mo, cer­can­do di infonder­lo a tut­ti nei momen­ti più dif­fi­cili: li abbi­amo affrontati con grande sen­so di respon­s­abil­ità e, soprat­tut­to, insieme, uni­ti dall’amore per l’Arena e per tut­to ciò che essa rap­p­re­sen­ta. Cre­do che dob­bi­amo tornare a vedere con entu­si­as­mo, sper­an­za, trep­i­dazione, la luna che sorge sulle nos­tre guglie da fia­ba, su tende gitane, pirami­di dorate, men­tre l’aria si riem­pie del can­to e del­la musi­ca uni­ver­sale dei nos­tri maestri fino all’ultimo degli spalti. Abbi­amo voglia, anzi la neces­sità, di vivere appieno tut­to questo, di tornare a res­pi­rare …e l’Arena è puro ossigeno».

Fon­dazione desidera esprimere il pro­prio spe­ciale ringrazi­a­men­to a tut­ti gli spon­sor che han­no con­fer­ma­to il loro prezioso con­trib­u­to a sosteg­no del­la Fon­dazione e del suo pres­ti­gioso Fes­ti­val. In prim­is Uni­cred­it, da oltre 25 anni a fian­co del nos­tro teatro, che si ricon­fer­ma major part­ner dell’Opera Fes­ti­val e part­ner in tutte le attiv­ità di pro­mozione, e che si è aggiu­di­ca­to assieme a Tick­e­tOne, la gara per la ges­tione del­la bigli­et­te­ria di Fon­dazione Are­na per il peri­o­do 2022–2024. Il respon­s­abile di Uni­Cred­it, dott. Nic­colò Uber­tal­li, entu­si­as­ta del­la col­lab­o­razione con Fon­dazione Are­na, affer­ma: «Desidero ringraziare il Sovrin­ten­dente Cecil­ia Gas­dia: la part­ner­ship fra Uni­Cred­it e Fon­dazione è ormai un vero e pro­prio rap­por­to di ami­cizia. Per noi è un onore essere part­ner del­la Fon­dazione, soste­ni­amo così l’eccellenza ital­iana e ter­ri­to­ri­ale, l’arte in tutte le sue forme: l’Arena di Verona è per noi un vero e pro­prio crown jew­el, il meglio che pos­si­amo fare per rap­p­re­sentare l’Italia all’estero. Ho avu­to l’onore di par­lare con il Sovrin­ten­dente Gas­dia negli scor­si mesi – con­tin­ua il dott. Uber­tal­li, – e pos­so dire che quel­la di Uni­Cred­it non è una spon­soriz­zazione, ben­sì un vero e pro­prio sup­por­to ad una squadra eccezionale che il Sovrin­ten­dente sta guidan­do con stra­or­di­nari risul­tati».

Tra gli spon­sor mag­giori il ringrazi­a­men­to va a Calze­do­nia, Pas­ti­fi­cio Gio­van­ni Rana, Volk­swa­gen Group Italia, DB BAHN, RTL 102.5.

Una men­zione spe­ciale va anche a tutte le aziende, gli impren­di­tori, gli ordi­ni pro­fes­sion­ali e le asso­ci­azioni di cat­e­go­ria che han­no ader­i­to alla cam­pagna di fundrais­ing 67 colonne per l’ 2021 e che numerosi stan­no rin­no­van­do l’adesione anche per il 2022.

Solo una set­ti­mana fa il prog­et­to si è aggiu­di­ca­to la vit­to­ria del­la VI Edi­zione del Con­cor­so Art Bonus 2021 indet­to dal Min­is­tero del­la Cul­tura ed è sta­to dec­re­ta­to miglior prog­et­to di fundrais­ing in Art bonus del 2021.

«Il 99° Opera Fes­ti­val san­cisce il ritorno dei gran­di alles­ti­men­ti su questo pal­cosceni­co – con­clude Ste­fano Tres­pi­di, Vice Diret­tore Artis­ti­co del­la Fon­dazione – e allinea un cast inter­nazionale di asso­lu­to pres­ti­gio. Abbi­amo lavo­ra­to molto e tut­to­ra sti­amo lavo­ran­do alacre­mente per­ché gli spet­ta­tori che accor­rono da tut­to il mon­do ritro­vi­no quel­la par­ti­co­lare magia in ognuna delle 46 ser­ate del Fes­ti­val».

 

99° Opera Fes­ti­val 2022

dal 17 giug­no al 4 set­tem­bre

 

Car­men

di Georges Bizet | Regia Fran­co Zef­firelli

17, 24, 30 giug­no ∙ ore 21.15

14, 21, 31 luglio ∙ ore 21.00

11, 14, 27 agos­to ∙ ore 20.45

 

Aida

di Giuseppe Ver­di | Regia Fran­co Zef­firelli

18, 23 giug­no ∙ ore 21.15

3, 8, 16, 24, 28 luglio ∙ ore 21.00

5, 21, 28 agos­to ∙ ore 20.45

4 set­tem­bre ∙ ore 20.45

Nabuc­co

di Giuseppe Ver­di | Regia Arnaud Bernard

25 giug­no ∙ ore 21.15

1, 7, 10, 23, 29 luglio ∙ ore 21.00

18 agos­to ∙ ore 20.45

3 set­tem­bre ∙ ore 20.45

La Travi­a­ta

di Giuseppe Ver­di | Regia Fran­co Zef­firelli

2, 9, 15, 22, 30 luglio ∙ ore 21.00

6, 20 agos­to ∙ ore 20.45

1 set­tem­bre ∙ ore 20.45

Rober­to Bolle and Friends

20 luglio ∙ ore 21.15

Turan­dot

di Gia­co­mo Puc­ci­ni | Regia Fran­co Zef­firelli

4, 7, 10, 13, 19, 26 agos­to ∙ ore 20.45

2 set­tem­bre ∙ ore 20.45

Carmi­na Burana

12 agos­to ∙ ore 21.30

Domin­go in Ver­di Opera Night

25 agos­to ∙ ore 21.00

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