sabato, Aprile 27, 2024
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I fondi raccolti andranno a favore dell’agenzia ONU per l’infanzia. Da venerdì a domenica il 10° trofeo internazionale di calcio

Torneo Unicefsolidarietà in gol

Dalla Pasqua del 1999, prima edizione del “Torneo internazionale Unicef del Garda e della Valle Sabbia-Città di Gavardo” per la categoria Giovanissimi, al fine settimana di Pasqua 2008: dieci anni ininterrotti di impegno e sport. Allora trionfò l’Atalanta; oggi ancora non si sa quale squadra prevarrà, ma qualche vincitore già c’è. La solidarietà in primis, perché la competizione gavardese è uno splendido esempio di come si possano coniugare calcio e beneficenza.Il marchio Unicef è una certezza: tutti i fondi raccolti andranno al comitato provinciale bresciano dell’agenzia Onu per l’infanzia, compresi quelli che deriveranno dalla vendita dell’oggettistica costruita dalle “Mamme per la solidarietà”, il gruppo di donne di Gavardo e dintorni che ha instaurato una collaborazione assidua e redditizia con l’Unicef, contribuendo alla buona riuscita delle iniziative gardesane e valsabbine grazie alle ormai famose “pigotte”, le bambole che valgono ciascuna una vaccinazione per i bambini del terzo mondo.Ma fra i vincitori vanno annoverati anche i dirigenti dell’Ac Gavardo, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo. Onore al merito dunque, in particolare a chi è scomparso, lasciando però un ricordo indelebile, vale a dire il consigliere Mario Zanoni, a cui è intitolato il premio fair play. Infine, vincitori morali ancor prima di scendere in campo, i ragazzini del Gomel, une delle dodici compagini presenti, quella con la storia più particolare: proviene dai dintorni di Chernobyl, dove poter giocare a calcio è già un successo. I bielorussi tornano per il secondo anno consecutivo a Gavardo, grazie alla collaborazione fra la società e l’associazione “Garda solidale”, giusto per esaltare ancora una volta lo spirito della manifestazione. Altre squadre presenti, Bologna, Brescia (vincitore 2007, quarto trionfo complessivo), Lumezzane, Parma e Sampdoria per l’Italia, insieme ai danesi del Broendby e del Randers, agli olandesi del Den Haag, agli svizzeri del Grasshopper e ai russi dello Spartak Mosca (unici stranieri a vincere, nel 2006), oltre ai padroni di casa naturalmente. Da venerdì alle 10, al centro sportivo di Gavardo si vedrà chi, nella finale di domenica (ore 17.30), sarà in grado di succedere nell’albo d’oro al Brescia, ma anche quale giocatore sarà il migliore, titolo guadagnato nel 2007 dal figlio d’arte Nicolò Quaggiotto, in forza alle rondinelle.

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