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2600 quintali di rifiuti galleggianti

Un lago d’im­mon­dizia. Sono davvero una quan­tità enorme i rifiu­ti che finis­cono sul­la super­fi­cie del più grande lago ital­iano e del lago d’Idro. Il servizio di pulizia, gesti­to dal­la Spa su del­e­ga del­la Provin­cia di Bres­cia, ha rac­colto infat­ti lo scor­so anno qual­cosa come 2.100 quin­tali fra rifiu­ti e alghe sui 370 chilometri qua­drati di super­fi­cie del Gar­da e altri 500 quin­tali sul­l’Eridio. Si trat­ta insom­ma di un lavoro decisa­mente prezioso non solo dal pun­to di vista ambi­en­tale ma anche da quel­lo tur­is­ti­co. Un lago sul quale gal­leg­gia immon­dizia di ogni genere, non è cer­to un bel bigli­et­to per il busi­ness del­l’in­dus­tria delle vacanze che cat­tura ogni anno cir­ca 20 mil­ioni di pre­sen­ze. Provvede alle pulizie di casa il servizio effet­tua­to con l’impiego di bat­tel­li spazz­i­ni denom­i­nati “Pelikan”, di pro­pri­età del­la Provin­cia, che con­tribuisce a man­tenere l’im­mag­ine dei nos­tri laghi bres­ciani. «Ges­ti­amo il servizio dal 1998 — spie­ga il pres­i­dente del­la spa Diego Ardigò, sin­da­co di Tremo­sine -. Lo fac­ciamo in forza del­la del­e­ga con­fer­itaci dal­la Provin­cia e con l’impiego di 3 bat­tel­li spazz­i­ni for­ni­ti in comoda­to d’u­so». Gli inter­ven­ti riguardano la pulizia delle acque super­fi­ciali e dei por­ti del e d’Idro. Le aree servite inter­es­sano le acque anti­s­tan­ti i Comu­ni riv­ieraschi garde­sani di Sirmione, Desen­zano, Padenghe, Moni­ga, Maner­ba, San Felice del Bena­co, Salò, Toscolano, Gargnano, Limone men­tre per il lago d’Idro riguardano Bagoli­no (Ponte Caf­faro) Idro e Anfo. «L’as­set­to orga­niz­za­ti­vo del servizio — spie­ga il respon­s­abile dei servizi d’igiene ambi­en­tale del Gar­da uno Spa Mas­si­mo Ped­ercin — tiene con­to del­la con­for­mazione geografi­ca del Gar­da e delle notevoli dif­fi­coltà che incon­tra­no i bat­tel­li spazz­i­ni nei lunghi sposta­men­ti a causa del­la loro ridot­ta veloc­ità. I due natan­ti sono ormeg­giati nei por­ti di Desen­zano e Portese». Altri fat­tori che influen­zano l’or­ga­niz­zazione del servizio sono la scarsa pro­fon­dità dei fon­dali in alcu­ni por­ti specie nei mesi estivi e la dis­tribuzione dei rifiu­ti forte­mente influen­za­ta dal gio­co delle cor­ren­ti nel­la parte cen­trale e merid­ionale del lago. «Per questo la ges­tione oper­a­ti­va prevede due tipi di inter­ven­to con la pulizia da ter­ra nei por­ti di dif­fi­cile acces­so e con i bat­tel­li negli altri. Com­p­lessi­va­mente inter­ve­ni­amo in 27 aree, 8 gestite con per­son­ale a ter­ra e 18 con i bat­tel­li spazz­i­ni». Nel cor­so del 2003 sono sta­ti rac­colti sul­la super­fi­cie del lago di Gar­da 2.100 quin­tali fra rifiu­ti e alghe. Una situ­azione quel­la del­la pro­lif­er­azione algale che lo scor­so anno è sta­ta par­ti­co­lar­mente favorita dal per­du­rare di par­ti­co­lari con­dizioni del Gar­da. Da un lato infat­ti la sic­c­ità ha provo­ca­to un notev­ole abbas­sa­men­to dei liv­el­li che, com­bi­na­to con il cal­do esti­vo, ha favorito il molti­pli­car­si delle macrof­ite. Il 40% dei rifiu­ti rac­colti è sta­to avvi­a­to agli impianti di com­postag­gio. Oltre a rac­cogliere i rifiu­ti il servizio ha effet­tua­to ben 42 inter­ven­ti di dis­in­quina­men­to a segui­to di sver­sa­men­to acci­den­tale di idro­car­buri e 4 gior­nate a sup­por­to di orga­niz­zazioni che han­no pro­mosso man­i­fes­tazioni eco­logiche nel­l’am­bito delle aree riv­ierasche. L’im­peg­no degli oper­a­tori ha com­por­ta­to ben 2.400 ore di lavoro. Sul lago d’Idro nel 2003 sono sta­ti rac­colti 500 quin­tali di rifiu­ti in 300 ore di .

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