È una festa per 40mila visitatori, con un notevole afflusso fra ieri e oggi, l’86ª edizione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana di Montichiari. L’interesse per il comparto primario rimane alto e non poteva essere diversamente nella prima provincia agricola d’Italia, leader nella produzione del latte e dei suini.
È l’edizione dei giovani, presenti massicciamente tra il pubblico, ma anche in gara nel Winter show organizzato dall’Apa di Brescia. “Tutti i settori espositivi, dalla meccanica alla mangimistica, dai mezzi tecnici alla zootecnia, fino alle bioenergie – riassume il direttore del Centro Fiera del Garda, Ezio Zorzi – sono stati oggetto di grande interesse e, aspetto decisamente insolito, dopo molti anni anche le grandi case madri della meccanica hanno manifestato la volontà di affiancarsi ai concessionari di zona. Un segnale decisamente positivo, forse trainato anche dal fatto che in 2015 è l’anno di Expo”.
Come da tradizione, la Fiera agricola zootecnica italiana di Montichiari mette al centro alcuni dei temi cruciali del settore primario, che anche oggi – nonostante i dati congiunturali indichino che l’agricoltura lombarda mostra qualche segno di cedimento in termini di redditività – per gli operatori è il traino per sollevare l’economia.
Soddisfatti per l’andamento del mercato lattiero caseario, gli allevatori della FAZI mettono in secondo piano le vicende del governo, ma lanciano segnali ben precisi per il futuro ministro delle Politiche agricole. Servirà un impegno massimo per assicurare redditività all’agricoltura e alle produzioni made in Italy, attraverso il compimento di un percorso di etichettatura che da Bruxelles a Roma procede a singhiozzo.
Sotto i riflettori anche il comparto suinicolo, alle prese con difficoltà che appaiono strutturali. Nemmeno il calo delle produzioni sembra avere riflessi incisivi sui prezzi. Il nodo rimane forse quello relativo alle quotazioni e proprio dalla FAZI di Montichiari parte l’ipotesi di creare una sinergia fra Commissione unica nazionale e Borsa merci telematica italiana, con la piattaforma online pronta a sperimentare il listino dei suini su un 20-30% dei capi commercializzati in Italia. L’obiettivo è quello di fornire elementi utili per consentire alla Cun di svolgere le proprie funzioni con trasparenza ed efficienza.
Anche la sezione equestre attira il grande pubblico, fra cavalieri, appassionati, agrituristi, grazie anche alla rete di ippovie che attraversano il Bresciano. Accanto al tradizionale cavallo Haflinger, che vede proprio al provincia di Brescia fra i bacini più importanti per numero di capi allevati, ha rappresentato una forte attrattiva la presenza del cavallo di razza Maremmana, da tre anni presenza fissa a Montichiari. Successo anche per la mostra avicola, in grado di suscitare interesse su famiglie e bambini.
Il Winter Show. Nel confronto organizzato dall’Apa di Brescia e dedicato alla razza Frisona (con 65 bovine in gara), si è aggiudicata la vittoria, come campionessa assoluta, “Nozzafarm Sanchez Zara E.T.”, allevata da Mauro e Massimo Salvoni di Chiari. Campionessa riserva per “All. Cedroni Golden D Astra” della società agricola Cedroni Stefano ed Elia di Orzinuovi. Di proprietà degli allevatori di Orzinuovi anche la menzione d’onore della gara, “Mil. A. Jasper Claudia E.T.”.