venerdì, Maggio 3, 2024
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Dopo due giorni di lezioni l’atleta ha dedicato tempo a svelare agli aspiranti sub i segreti di questo sport ai limiti delle capacità umane. Gianluca Genoni è sceso in apnea a 141 metri di profondità

A scuola dal campione del mondo

Successo del corso di apnea in assetto costante e variabile con il pluricampione del mondo Gianluca Genoni. Si è concluso con le immersioni di domenica e con il lancio dei paracadutisti di Lazise il weekend dedicato ai subacquei, organizzato da «La Scuola di Mare 2» di Verona assieme al Centro sportivo Cementirossi di Fumane, in collaborazione con Torri. La sesta edizione del corso di apnea, che ha visto subacquei immergersi in un campo approntato sul lungolago tra il porto e la chiesa parrocchiale, ha avuto per protagonista assoluto il 13 volte campione del mondo Gianluca Genoni. Lo sportivo ha tenuto lezioni teoriche e pratiche ad aspiranti subacquei provenienti da Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e anche a una decina di istruttori.«Per Torri è stata una ghiotta occasione quella di avere uno sportivo di questo calibro, proprio all’indomani del suo tredicesimo record mondiale», commenta il consigliere comunale Stefano Nicotra che, con il collega Fabio Raguzzi, ha collaborato a organizzare l’iniziativa. Il 5 ottobre, il trentottenne campione del mondo di Busto Arsizio (Varese), ha staccato il tagliando del suo ultimo record mondiale a Sharm El Sheik raggiungendo i 141 metri di profondità in assetto variabile e con questo risultato ha deciso di chiudere la carriera agonistica.A pochi giorni di distanza Genoni commenta: «Mi spiace soltanto di non avere conquistato questo record in Italia. I fondali del mare dell’Egitto sono caldi e luminosi, ideali per le immersioni in apnea. Ho deciso di smettere perché, a 38 anni, è ora di lasciare spazio ai giovani e di non correre più i rischi che queste profondità comportano». Il 2006 è l’anno in cui ricorre il decimo anniversario del primo record mondiale di Genoni, a Siracusa il 17 agosto del 1996. «Quello», ricorda, «è stato il mio più bel momento. Scendere a 106 metri di profondità in assetto variabile ha richiesto oltre due anni di preparazione. Quel record mi ha dato la spinta per continuare a migliorarmi di allenamento in allenamento e di anno in anno». «In collaborazione con il Centro nazionale ricerche di Milano e con l’università di Varese», rivela Genoni, «abbiamo realizzato studi per verificare l’adattamento del corpo umano a situazioni limite». Tra queste, due lasciano davvero senza parole. «Una volta», riprende il pluricampione Genoni, «con un pre condizionamento fatto respirando ossigeno puro e non solo la miscela presente nell’aria, sono riuscito a rimanere in apnea per 15 minuti consecutivi». Un altro record al limite delle possibilità umane, considerato da Genoni forse il più bello, «è stato l’esperimento, fatto nel 2003, di un’immersione in quota, a cinquemila metri, in un lago che si trova sull’Everest, certamente il più freddo del mondo».Infine, il record di profondità: il subacqueo è andato, sempre in apnea, a 150 metri sotto il livello del mare, grazie a un particolare programma di discesa con zavorra di 50 kili e poi di risalita mediante un pallone autogonfiabile. Un metodo diverso da quello utilizzato per calcolare il record del mondo. Ma cosa si prova a queste profondità, da soli nell’abisso? Dopo uno sguardo tra il pensieroso e il perplesso, un lampo di ironia attraversa gli occhi del campione, che allarga un sorriso. «Ci si sente nella pace assoluta e, se non è molto buio, si scrutano finalmente in santa pace i fondali. Là sotto, a quelle profondità, non c’è mai nessuno, non si fanno code e…non si sentono neppure squillare i telefonini!».Soddisfattissimo della riuscita del weekend Franco Galvani, presidente della Scuola di Mare 2 di Verona. «Con Genoni», dice, «abbiamo una collaborazione di anni e la nostra scuola, un’associazione no-profit, ospita chiunque voglia avvicinarsi all’apnea e alla subacquea con bombole. Ogni mercoledì sera, alle piscine Don Calabria, a Verona, facciamo prove gratis per tutti. Con Torri abbiamo un feeling particolare e veniamo a fare le immersioni tutto l’anno. Per la riuscita di questa sesta edizione vogliamo ringraziare i consiglieri Fabio Raguzzi e Stefano Nicotra, oltre alla Protezione civile ambientale di Verona». Chi volesse prendere contatti con La Scuola di Mare 2 può rivolgersi al numero 347. 788.2780.

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