mercoledì, Maggio 1, 2024
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Finiti i lavori di consolidamento della chiesa di Assenza e di restauro degli affreschi, i più antichi dei quali risalgono al Duecento

Adesso i naviganti possono di nuovo rivolgersi a San Nicolò

È stata restaurata con i contributi della Regione Veneto e della Fondazione Cassa di Risparmio la chiesa di San Nicolò all’Assenza di Brenzone. Nell’edificio sono stati eseguiti lavori di consolidamento strutturale e interventi di recupero e restauro degli affreschi interni. Gli affreschi che si trovano sulle pareti interne della chiesa risalgono ad epoche successive. I più pregevoli ritraggono un’Ultima cena e sono databili seconda metà del ’200. Sulla parete Nord invece si trova una lunga teoria di santi, Santo Stefano, San Zeno, San Bartolomeo, Sant’Anna, San Bellino, San Nicola vescovo, patrono della chiesetta, San Martino e il povero e altri. Tutte opere che sarebbero state eseguite nel 1322. una data che è stato possibile accertare con esattezza perché riprodotta su una delle pareti. Al 1400 risalgono invece altre pitture che ritraggono una Madonna fra Santa Caterina e San Lorenzo. Gli affreschi erano già visibili in precedenza e, in questo caso, i tecnici si sono limitati alla pulizia e al restauro delle opere pittoriche. Invece ex novo è stato portato alla luce un altro trittico, collocato di fianco alla porta del campanile, che ritrae gli Arcangeli Michele e Gabriele accanto a Santa Lucia e San Bartolomeo. La storia della chiesa di San Nicolò all’Assenza è piuttosto complessa. Il primo documento in cui viene citata una cappella, eretta nel borgo di Assenza o Menarolo, risale al 1159. L’edificio viene eretto per impetrare la protezione dei naviganti, una consuetudine questa diffusa anche in altre parti del Garda. Il ritrovamento di alcune lapidi funerarie nelle zone intorno alla chiesetta fanno pensare agli studiosi che questa, insieme all’omonimo borgo, risalga ad un periodo ancora precedente. Nel corso dei secoli la chiesa viene progressivamente ampliata. Viene costruito il campanile, che verrà innalzato insieme all’edificio intorno al XV secolo. In conformità con lo stile architettonico dell’epoca, vengono aggiunti alcuni elementi architettonici gotici e il complesso raggiunge le dimensioni attuali. Nel corso dei secoli la chiesa, oltre che a subire numerosi rimaneggiamenti, «passa» anche attraverso numerose mani. Nel 1460 San Nicolò dipende dalla parrocchia di Malcesine, ma attraverso il Rettorato di San Giovanni di Brenzone. Il XVI secolo ne segna la decadenza. La cappella versa in stato di abbandono perché priva di rendite proprie, come risulta da resoconti di visite pastorali compiute dal vescovo di Verona. Per ovviare al problema viene affidata alla tutela dei nobili Spolverini che posseggono ville e terreni nel territorio di Assenza. Dal 1532, con l’erezione a parrocchia di San Giovanni Battista di Brenzone, la chiesa si stacca da Malcesine e diventa pertinenza della nuova parrocchia. Nel 1797 altro cambiamento. Viene costruita la chiesa di Santa Maria Assunta a Castello di Brenzone e san Nicolò diventa pertinenza di questa parrocchia e lo è tuttora.

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