giovedì, Maggio 2, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiAeroporto, avanti piano
L’addio di «Alpieagles»? Si punta sempre sul Cargo center. Sì allo sviluppo, ma insieme a Comuni e imprese

Aeroporto, avanti piano

Il grande rifiuto di «Alpieagles», che ha rinunciato a utilizzare l’aeroporto di Montichiari per i suoi voli, sta creando preoccupazione nelle istituzioni; ma senza eccessi. Nonostante la nuova tegola che gli è caduta addosso, la Catullo spa, società di gestione del «D’Annunzio», non ha perso di vista il proprio obiettivo di espansione della struttura. «Stiamo procedendo secondo i piani – conferma Ferdinando Sanson, presidente della società – e ci muoviamo su due linee: la ricerca di un buon sostituto sulla rotta passeggeri per Roma e lo sviluppo del piano per un grande Cargo center». Entrambe le indicazioni si trovano nel Piano territoriale messo a punto da una convergenza di proposte scaturite dalla Regione e dalla Provincia di Brescia, affiancate, per ora, da tre comuni: Montichiari, Castenedolo e Ghedi. «Ci incontreremo dopo le feste per iniziare insieme uno studio di fattibilità – spiega l’assessore provinciale Vigilio Bettinsoli -, per poi valutare la possibilità di coinvolgere altri comuni: questo aeroporto avrà un grande sviluppo, e occorre studiare bene i problemi collegati a viabilità, piani regolatori, trasporti e salvaguardia ambientale». Come dire che il caso Alpieagles può essere considerato solo un incidente di percorso, ed è questo che molti pensano. «Sono convinto anche io del grande futuro che attende il D’Annunzio – conferma Gianantonio Rosa, sindaco di Montichiari -. Il fatto che una compagnia aerea arrivi e un’altra se ne vada è solo una questione contingente. L’importante è avere un piano territoriale pronto ad accogliere gli sviluppi che l’aeroporto avrà. E anche una nuova società di gestione per la quale riconfermo l’interesse di partecipazione della nostra amministrazione comunale». Non è quindi andata persa la fiducia del Comune per il suo aeroporto, ed è ancora pronto il miliardo messo a bilancio per una prima operazione di emissione popolare di Boc, i buoni ordinari che serviranno per un primo acquisto di quote. Preoccupato, ma non per questo da annoverare tra gli oppositori dello scalo, il sindaco di Castenedolo, Gianbattista Groli, il cui pensiero è rivolto «a risolvere i futuri problemi di viabilità e a studiare meglio una traiettoria dei voli in decollo, che per ora ci penalizzano, e che potranno creare una situazione più grave con l’arrivo degli aerei cargo, più rumorosi e forse in movimento anche di notte». E se Groli si preoccupa dei decolli c’è chi, più a Sud, si ribella alle traiettorie di atterraggio; come gli abitanti di Carpenedolo, che hanno creato un comitato cittadino dal nome molto significativo, «Cambia rotta», e presieduto da Sergio Perini. Del problema parla anche il sindaco Valentino Treccani, che giudica «iniqua l’attuale traiettoria dei voli; anche noi abbiamo chiesto di far parte del comitato per la gestione del Piano territoriale». Ma c’è chi si preoccupa, per altri motivi, anche tra i trasportatori. Gianmaria Rizzi, presidente dell’Unione provinciale artigiani, ricorda che in zona aeroportuale operano molte industrie e aziende di trasporto, «che sospettano il fatto che lo sviluppo del Cargo center faccia la fine del trasporto passeggeri. Avanzando a singhiozzo non si può che agevolare l’Hub di Malpensa o lo scalo di Bergamo, già ben attrezzati per le merci». Rizzi ricorda poi che per risolvere il problema occorre «una nuova società di gestione dell’aeroporto, nella quale siano rappresentate anche le grandi aziende industriali e il settore artigianale del Bresciano».

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video