venerdì, Maggio 3, 2024
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Gli sfollati se ne vanno dagli alberghi Ispezioni agli edifici ancora in corso

Agibile la Domus che ospiterà le manifestazioni invernali

A Salò non ci sono più sfollati negli alberghi. Dopo avere raggiunto un massimo di 340, il numero è gradualmente ridotto, fino ad azzerarsi. ë il funzionario del Comune Flavio Casali a dare la notizia. «Le maggiori difficoltà – dice il responsabile comunale dei Servizi sociali – le abbiamo avute per gli extracomunitari. Dobbiamo ringraziare i privati e le agenzie immobiliari che ci hanno dato una mano, in particolare Nonsoloaffitti di Alessandro Ferraresi, che ha trovato soluzioni idonee a Toscolano Maderno, S. Felice, Gavardo. Qualcuno, con problemi di disagio, è stato accolto nella Casa di Betania, che ha messo a disposizione tre camere doppie e una singola. Altri sono al Centro di accoglienza di Desenzano (tre camere doppie)». «Dopo avere rifiutato fin dall’inizio l’ipotesi delle strutture prefabbricate e della baraccopoli, sollecitando la Prefettura a puntare sugli alberghi, coi quali abbiamo stipulato convenzioni fissando in 25 euro il prezzo massimo quotidiano pro capite, ci eravamo posti l’obiettivo di collocare tutti gli sfollati negli appartamenti entro i primi giorni di gennaio. Ebbene, ci siamo riusciti. Un risultato encomiabile, raggiunto grazie alla collaborazione generale». «Adesso gli inquilini sperano di ricevere in tempi rapidi l’indennità di autonoma sistemazione, prevista dall’Ordinanza del Governo. Oscilla tra 200 euro (per i nuclei con una o due persone) e 400 (famiglie composte da quattro persone), con possibilità di salire a 500 nel caso di presenza di ultra65enni, invalidi o disabili». «Per il soggiorno in hotel, pensioni e motel, e per il consumo di pasti alla casa di riposo, il municipio di Salò ha sborsato una cifra di quasi 250 mila euro. Naturalmente ci auguriamo di non dover aspettare troppo per ottenere la copertura della somma già spesa». E quasi che avessero sentito Casali, dalla Regione si ha la conferma che a breve comincerà l’erogazione del denaro stanziato per il terremoto. Per quanto riguarda il bilancio definitivo delle case inagibili, non è ancora stato completato. I tecnici della Protezione civile avevano compilato centinaia di schede. Per ultimare il lavoro il responsabile dell’Edilizia Giovanni Ciato ha chiesto la collaborazione di ingegneri, architetti, geometri e geologi locali. Le 20 squadre create sono andate negli edifici a controllare muri lesionati. Il loro verdetto, se negativo, è servito al sindaco Giampiero Cipani per firmare l’ordinanza di inagibilità. In alcuni casi, invece, le famiglie hanno ricevuto l’Ok a rientrare nella loro abitazione, dopo la messa in sicurezza o dopo avere riscontrato che i pericoli sono inesistenti. L’intenzione è di ultimare le verifiche entro la fine della settimana. Assai probabile che, in futuro, a Salò debbano essere abbattute sei-otto case. Molto meno costoso raderle al suolo, e ricostruire, che non pensare alla ristrutturazione. Intanto 127 privati hanno presentato domanda per ottenere i contributi dello Stato e della Regione, e 10 attività produttive. Le richieste (scheda C1 e C2) vanno presentate al front office nell’auditorium dell’istituto tecnico Battisti entro le ore 13 del 13 gennaio. Ricordiamo che i proprietari di seconde case non riceveranno nulla. Ieri il vicesindaco Gualtiero Comini ha firmato l’ordinanza di agibilità della Domus. Il salone, vicino al Duomo, ospiterà le manifestazioni culturali invernali. Confermato che, dal 17 gennaio, saranno aboliti i doppi turni alle elementari Olivelli.

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