mercoledì, Giugno 7, 2023
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Al Palacongressi di Riva del Garda i presepi napoletani

Una quindic­i­na di pre­sepi napo­le­tani del mae­stro Michele De Vito, del­la pre­sepe­ria San Gre­go­rio, sono in mostra al Pala­con­gres­si: la sec­on­da edi­zione del­la for­tu­na­ta inizia­ti­va orga­niz­za­ta dal­l’as­so­ci­azione socio­cul­tur­ale e ricre­ati­va «Ami­ci del Trenti­no» con il patrocinio del Comune di Riva del Gar­da, inau­gu­ra­ta mer­coledì 8 dicem­bre, è vis­itabile fino all’8 gen­naio dal lunedì al ven­erdì dalle 9 alle 18, il saba­to e la domeni­ca dalle 9 alle 20. L’in­gres­so è libero.   Dopo il suc­ces­so del­la pri­ma edi­zione, si ripete la mostra dei cele­bri pre­sepi napo­le­tani, alcu­ni dei quali vere e pro­prie opere d’arte. Il napo­le­tano, com’è noto, si pre­sen­ta come una del­la Napoli del Set­te­cen­to: accan­to ai pas­tori, i pri­mi a rice­vere l’An­nun­cio, una molti­tu­dine di per­son­ag­gi di tutte le clas­si sociali. Si trat­ta di una delle tradizioni natal­izie più con­sol­i­date e segui­te, rimas­ta inal­ter­ata nei sec­oli. Il pri­mo pre­sepe a Napoli di cui si tro­vi notizia nei doc­u­men­ti è quel­lo del­la chiesa di San­ta Maria del pre­sepe, risalente al 1025. Ma è nel Set­te­cen­to che il pre­sepe napo­le­tano vive la sua sta­gione d’oro, quan­do nobili e ric­chi borgh­e­si fan­no a gara nel­l’alle­stire impianti scenografi­ci sem­pre più ricer­cati.   La sec­on­da edi­zione del­la mostra è sta­ta inau­gu­ra­ta con una breve cer­i­mo­nia aper­ta dal con­cer­to del coro Kora­song del­la scuo­la musi­cale di Riva del Gar­da diret­to da Rudy Parisi, cui ha fat­to sègui­to la pre­sen­tazione del­l’inizia­ti­va da parte del vicepres­i­dente Gio­van­ni Fontanel­la e il salu­to del­l’asses­sore e del ref­er­ente del comi­ta­to Riva in Cen­tro Mas­si­m­il­iano Mar­tinel­li, pre­sente anche il pres­i­dente di Ingar­da Trenti­no SpA Enio Meneghel­li.   Con ques­ta mostra l’as­so­ci­azione Ami­ci del Trenti­no si pro­pone non solo di facil­itare gli aman­ti dei pre­sepi partenopei, per i quali una trasfer­ta in Cam­pa­nia non sem­pre è agev­ole, ma anche di far conoscere al grande pub­bli­co una delle espres­sioni più carat­ter­is­tiche del­l’arte, del­la sto­ria e del­la devozione napo­le­tane. Inoltre, alla valen­za tipi­ca delle espo­sizioni di pre­sepi, la mostra aggiunge una final­ità di sen­si­bi­liz­zazione sui temi del­la pace, del­l’in­te­grazione e del­la con­viven­za di cul­ture diverse.        

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