giovedì, Maggio 2, 2024
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Mentre il Comune cerca di risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico estivo. Via libera a un cinque stelle da 200 posti a Monte Gargnano

Alberghi, l’entroterra rilancia

Il lago può essere goduto anche dall’entroterra?Pare di sì. Almeno secondo chi ha dato il via libera alla costruzione di un nuovo albergo a cinque stelle sul Monte Gargnano, in località Roccolino, a poco più di una decina di minuti di auto dal capoluogo. La nuova struttura avrà una capienza di 96 camere per 216 posti letto, e occuperà una volumetria di circa 23 mila metri cubi. Da solo incrementerà i numeri della ricettività turistica gargnanese per una percentuale ragguardevole, circa il 20% di quella possibile ora. Il progetto, elaborato dagli studi di Hugo Julius Demetz di Bressanone e di Luigi Benedetti di Bogliaco, ha già ottenuto tutte le approvazioni, Sovrintendenza compresa. I lavori veri e propri inizieranno nei primi mesi del 2007, con l’obiettivo ambizioso di rendere operativa la struttura già per la stagione 2008. L’investimento necessario? Si parla di una trentina di milioni di euro, verrà affrontato dalla società «Avalon» (la sede è a Salò) di Domenico Alcide Leali, azionista di «Air Dolomiti».La nuova edificazione sarà tutta su un piano, e si svilupperà a monte dell’attuale hotel «Roccolino» che, a sua volta, vedrà abbattere due dei suoi tre piani. I parcheggi saranno ricavati sotto il nuovo insediamento alberghiero (nel settore più a Nord della costruzione) e, di conseguenza, ci si dovrebbe trovare di fronte a un impatto ambientale relativamente sopportabile, ulteriormente ridotto dalla successiva messa a dimora di piante. La strada che condurrà alla struttura seguirà, per i primi metri, quella attuale che si incrocia salendo sul Monte Gargnano, poco dopo il bivio che conduce a Musaga. In seguito, è probabile la realizzazione di una arteria di accesso alternativa. Il nuovo insediamento turistico sarà dotato di piscina interna ed esterna e avrà spazi fitness. Non è prevista la costruzione di bungalow esterni alla struttura principale, che si svilupperà su quattro corpi disposti a balze, sulla collina sulla quale durante la Seconda guerra mondiale erano posizionate alcune postazioni della contraerea a protezione di villa Feltrinelli, che ospitava Mussolini. La ricaduta occupazionale? La struttura ricettiva dovrebbe dare lavoro a circa 35 addetti. E il Comune di Gargnano dovrebbe incassare circa un milione di euro per oneri e costi di costruzione. Al di là dell’accoglienza per una nuova struttura, la stessa ripropone problemi non marginali, a partire dalla fornitura di acqua. Infatti, anche nell’estate scorsa il sindaco aveva firmato ordinanze che ne vietavano l’utilizzo per piscine o per innaffiare orti e giardini. E nel frattempo, il Comune si è trovato ad affrontare un significativo incremento delle strutture alberghiere nell’area del Monte: in poco tempo sono divenute operativi spazi ricettivi a Sasso, Navazzo e Sostaga per un centinaio di ospiti. Questi numeri saranno notevolmente incrementati dagli oltre 200 posti letto del Roccolino; senza dimenticare una ventina di posti letto in arrivo al Bivio. E bisogna ricordare che anche al «Lama» ci sono le autorizzazioni, e che potrebbero iniziare i lavori (per altri 132 posti). In totale, quindi, si parla di quasi 450 nuovi posti letto solo sul Montegargnano, a fronte di una ricettività complessiva attuale di 1.068 distribuita nelle 39 strutture alberghiere ed extra alberghiere dell’intero territorio comunale (il dato è dell’assessorato al Turismo della Provincia).Come affrontare il problema dell’acqua? «Ci siamo già mossi e a breve verranno appaltati i lavori per la rete idrica – anticipa il sindaco Gianfranco Scarpetta – che aumenterà la portata d’acqua da 11 a 55 litri al secondo. Abbiamo chiesto per questo un mutuo di un milione e 300 mila euro, per cui il problema dovrebbe essere risolto. Bisogna muoversi, perchè per anni a Gargnano si è solo parlato. Noi invece non vogliamo lasciarci sfuggire occasioni come questa, che possono cambiare la vita del paese attraverso uno sviluppo non devastante».

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