domenica, Maggio 5, 2024
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Allagamenti: un appello e la richiesta di abbassare il lago

In relazione alla situazione idraulica del lago di Garda, che dopo un lungo periodo di ricorrenti piogge è ormai in prossimità del limite di regolazione massimo (in questa parte dell’anno di 140 centimetri rispetto allo zero idrometrico di Peschiera), e alle gravi criticità che si sono verificate in località «Restel de Fer» e nella frazione di Sant’Alessandro (allagamento di scantinati, cantine, box auto), l’amministrazione comunale si appella alla cittadinanza, raccomandando di non versare l’acqua di eventuali pompaggi nella rete fognaria delle acque nere, con la conseguenza di pesanti criticità sia ai collettori, sia all’impianto di depurazione. Inoltre s’informa che con lettera dell’11 febbraio, firmata dal sindaco Adalberto Mosaner, è stata inoltrata alle competenti autorità la formale richiesta di «portare i livelli del lago fin da subito a quota oscillante fra i cm 125 e 130».

La quota richiesta è quella ritenuta sufficiente a garantire il rispetto del massimo invaso per il periodo che inizia il prossimo primo maggio (e che va fino al 31 agosto), che il Ministero ai lavori pubblici ha stabilito in 135 centimetri, e questo a causa della situazione meteorologica non ancora stabilile e soprattutto dell’abbondante manto nevoso presente in quota nel bacino imbrifero che afferisce al lago di Garda, la quale sciogliendosi produrrà nella prossima primavera un copioso afflusso d’acqua.

Nella lettera di richiesta – spedita al Dipartimento Protezione civile della Provincia, all’Autorità di bacino del fiume Po, all’Agenzia interregionale per il fiume Po, alla Comunità del Garda e, per conoscenza, ai Comuni di Arco e di Nago-Torbole – si fa inoltre presente che se l’attuale situazione di alti livelli del Garda dovesse rimanere a lungo invariata, in presenza di forti venti si creerebbero le condizioni per un’accentuata erosione di tutto il litorale, con pesanti conseguenze sulle spiagge e con un rilevante danno a carico delle amministrazioni comunali.

Considerato che la situazione del maltempo è stata prevista e preannunciata con largo anticipo, l’amministrazione comunale evidenzia – come già hanno fatto le altre amministrazioni del lago nel corso del recente convegno «Il lago di Garda: bacino idrico d’irrigazione o comprensorio turistico internazionale?», promosso lo scorso primo febbraio dalla città di Salò – che, ancora una volta, la regolazione dei livelli del lago non è stata gestita in modo ottimale.

 

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