Ancora polemiche e discussioni attorno al nuovo regolamento della pesca nel lago di Garda. Decisamente troppi i malcontenti. Dopo le critiche da parte dei professionisti (“Arena” del-1’8 gennaio) sulle nuove norme che regolano la pesca nel lago di Garda, varate congiuntamente dalle tré Provincie che vi si affacciano (Brescia, Vero-na, Trento), ora a fare la voce grossa sono le Associazioni sportive e i gruppi di pesca dilettantistica.”I punti da rivedere sono molti “, spiega Adelino Lombardi, vicepresidente del “Dirlindana Club” di Malcesine. A tale proposito ci siamo riuniti per discuterne con le varie associazio ni dei comuni limitrofi (Riva del Garda e Brenzone) e ne è venuto fuori un documento dove esponiamo le nostre riserve. Tale scritto ci pare però sia stato del tutto ignorato”.Nella riunione di fine gennaio è intervenuto anche il presidente della Comunità Montana, Antonio Pasotti, che ha ribadito che il regolamento attuale della Regione Veneto, che verrà poi esaminato e fuso a quello delle altre due Regioni interessate, non è modificabile e sarà possibile solamente effettuare delle leggere variazioni. Nonostante le pressioni fatte per ora gli appassionati di pesca sportiva non sono comunque riusciti a cambiare di una virgola l’odiata normativa.”Quello di cui ci lamentiamo, al di là degli orari a parere nostro malfatti e troppe concessioni fatte ai professionisti, continua Lombardi , è che i nuovi regolamenti non salvaguardano affatto quella che è la fauna ittica e la proliferazione di pesci pregiati come il carpione, anzi contribuiscono alla loro scomparsa. In secondo luogo prima dì stilare una normativa per tutto il lago di Garda, si dovrebbe effettuare uno studio dei monitoraggi per capire quali sono le specie in estinzione, da proteggere. Non solo questo non è stato fatto, ma le regole riguardanti la posa di resti rischia di arrecare danni enormi”.A giorni, per chiarire tutti i punti di disaccordo, si terrà a Toscolano Maderno una riunione dove parteciperanno tutte le associazioni di pescatori sportivi del lago di Garda . La S.P.S. Tirlindana Spinning Club, organizzatrice della riunione, ha inoltre invitato a partecipare i tre assessori provinciali interessati al tema. Anche lo Spinning Club aveva comunque già inviato al Consiglio provinciale di Broscia ed all’Assessore provinciale Alessandro Sala un documento con elencate alcune richieste: tra cui la modifica degli orari di pesca per i pescatori professionisti, la richiesta di permesso di pescare il coregone con la tirlindana a traina, tranne nel periodo di divieto del carpione, di variare i periodi di divieto. Inoltre si chiedeva di vietare l’uso del volantino durante il periodo di chiusura del carpione ai pescatori professionisti e la modifica del numero di reti concesse. Tra le varie richieste alcune particolari e di natura un po’ polemica: ad esempio quella di concedere licenze di pesca professionale con più criterio e a seguito di controlli dell’intero nucleo familiare, e non solo del singolo richiedente. Per evitare in tal modo che le licenze vengano accordate a persone benestanti che gestiscano già svariate attività commerciali. E’ stato poi proposto l’innalzamento dell’età minima per il conseguimento della licenza di pesca dagli attuali 13 anni a 16-18. “Infine Gianni Menoni, rappresentante di 197 pescatori di Toscolano”, conclude la lettera propone di promuovere delle periodiche semine di trote, anche per attivare più pescatori ed aumentare così il turismo. Per ora dal Consiglio provinciale risposte non ne sono ancora arrivate, ma i pescatori sportivi sono più agguerriti che mai, e si aspettano presto chiarimenti.
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Ancora polemiche e discussioni attorno al nuovo regolamento della pesca nel lago di Garda
Allarme per il Carpione
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