venerdì, Dicembre 8, 2023
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Appuntamento a cima Rest per «spiare» il pianeta Marte

Un afflus­so di appas­sion­ati delle stelle, ben supe­ri­ore a quel­lo che soli­ta­mente si reg­is­tra, ha rag­giun­to nei giorni scor­si cima Rest, in alta Valvesti­no, per ammi­rare il cielo e, in maniera par­ti­co­lare, il piane­ta Marte. Il fenom­e­no di Marte, la sua vic­i­nan­za alla Ter­ra e le con­dizioni di par­ti­co­lare vis­i­bil­ità han­no invoglia­to i bres­ciani a rag­giun­gere l’Osser­va­to­rio astro­nom­i­co, impri­men­do all’at­tiv­ità del Grup­po Astro­fili di Salò l’en­nes­i­mo seg­nale di gradi­men­to e dan­do anche qualche mer­i­ta­ta sod­dis­fazione. È mer­i­to di questo grup­po, infat­ti, la costruzione e la mes­sa a pun­to del lavoro otti­co e stru­men­tale nec­es­sari al fun­zion­a­men­to del­l’Osser­va­to­rio medes­i­mo, col­lo­ca­to a 1.200 metri di altez­za, sul ter­reno del­l’Am­min­is­trazione comu­nale. Uno sfor­zo, quel­lo del­la real­iz­zazione del­l’Osser­va­to­rio, sostenu­to in pas­sato anche dal­la Comu­nità Mon­tana Par­co del­l’al­to Gar­da. Marte, dunque, ha riac­ce­so i riflet­tori dei curiosi, che han­no rimes­so il naso all’in­sù. Ma, ques­ta con­statazione, non piace molto a Mario Ton­in­celli, uno dei più con­vin­ti astro­fili altog­a­rde­sani: «Ci si inter­es­sa di questo argo­men­to per­ché la tele­vi­sione ha con­vin­to la gente a far­lo. Ma non dovrebbe essere nec­es­sario alcun ordine medi­ati­co per questo genere di tema, che riveste sem­pre un grande fas­ci­no».. A salire in Valvesti­no, apposi­ta­mente per osser­vare Marte, sono state non meno di una ses­san­ti­na di per­sone, un numero che va ben oltre la media abit­uale e che grat­i­fi­ca il sodal­izio pre­siedu­to da Vir­ginio Spa­teri. Il fas­ci­no di Marte è appar­so ai curiosi in tut­ta la sua grandez­za, «con un diametro d’ar­co di 25 sec­on­di, men­tre soli­ta­mente è di soli 20 sec­on­di. Sono state not­ti in cui il piane­ta è appar­so assai più vis­i­bile delle stelle, basti pen­sare alla sua lumi­nosità che ha rag­giun­to una mag­ni­tu­dine di 2,8 e che è anda­ta ben oltre quel­la di Sirio, fer­ma a 1» spie­ga Ton­in­celli. Ma la dif­fi­coltà del lin­guag­gio tec­ni­co non ha scor­ag­gia­to gli appas­sion­ati, che han­no pas­sato lunghi istan­ti a fis­sare il piane­ta attra­ver­so il miri­no del tele­sco­pio per pren­derne visione come rara­mente è pos­si­bile che acca­da. «Ma non deve essere così — com­men­ta Ton­in­celli — e la gente deve con­tin­uare ad osser­vare il cielo, che pre­sen­ta aspet­ti spet­ta­co­lari, anche se non c’è l’in­vi­to del­la tele­vi­sione a far­lo». Per questo moti­vo, il Grup­po Astro­fili di Salò comu­ni­ca che le osser­vazioni a Cima Rest pros­eguiran­no anche nel mese di set­tem­bre, nelle ser­ate di saba­to 13, 20 e 27.

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