venerdì, Maggio 3, 2024
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La richiesta è partita da Brenzone e il servizio sarà attivo a Caprino a fine estate.
Ufficio alla Comunità del Baldo, coinvolti diversi Comuni

Arriva il difensore civico

Un ufficio per il difensore civico regionale all’interno della sede della Comunità montana del Baldo. Era un’ipotesi, ora è ufficiale, dopo la delibera sulla «Proposta di convenzione per la gestione associata del Difensore Civico Regionale» all’interno del proprio comprensorio. E così, entro la fine dell’estate, finalmente, dalle parole e dai documenti si potrà passare ai fatti, con l’attivazione dell’innovativo ma ancora poco noto servizio.È il risultato di un lavoro tenace, durato oltre un anno e mezzo, portato avanti con convinzione dall’assessore ai lavori pubblici di Brenzone, Davide Benedetti, su mandato del sindaco, Giacomo Simonelli. Nel novembre 2005 era partita infatti da Castelletto, durante un convegno organizzato dall’amministrazione comunale che aveva avuto come ospite proprio il difensore civico regionale, l’idea di «avvicinare questa istituzione ai cittadini», aprendo un ufficio in uno dei paesi del comprensorio del Garda- Baldo.L’avvocato Vittorio Bottoli, difensore civico regionale, all’epoca aveva convinto tutti sull’opportunità di istituire una sede staccata per questo ufficio regionale. «Il difensore civico regionale può porsi come mediatore, e cioè come arbitro autorevole e quindi come soggetto “terzo”, nelle sempre più numerose grane legali tra il cittadino e la pubblica amministrazione, qualunque essa sia. Le pratiche – aveva argomentato ancora Bottoli – nella sola provincia di Verona sono state migliaia finora; e si sono quintuplicate rispetto al mio primo anno di insediamento, nel 2001».Di qui, dato che la Presidenza del Consiglio Regionale, presso cui ha sede il difensore civico, è piuttosto lontana per i cittadini del Garda e del Baldo, l’idea di coinvolgere le amministrazioni locali. Dopo quell’appuntamento, le insistenze reiterate di Benedetti hanno avuto ripercussioni in primis sulla Comunità Montana del Baldo e poi anche sui sindaci dei Comuni di Malcesine, Brenzone, Torri, San Zeno di Montagna, Rivoli, Caprino, Ferrara, Costermano e Brentino Belluno.«Ora – illustra il giovane assessore – è arrivato finalmente il momento di dare corso aquesta possibilità. Grazie alla sensibilità del presidente della Comunità, Cipriano Castellani, e a quella dei sindaci finalmente potremo istituire l’ufficio del difensore civico regionale per offrire un servizio utile, vicino casa, con tempi di disbrigo delle pratiche ridottissimi». Cosa da ricordare è come il patrocinio del difensore civico sia sempre gratuito. Per tutti. Alle nove amministrazioni comunali restano invece da suddividere, in proporzione al numero degli abitanti e quindi alle presunte cause proponibili, le spese per il funzionamento di una segreteria a disposizione del difensore civico. Spese che sono state quantificate in circa di 28 mila euro, tra attivazione dell’ufficio, arredamento e segreteria.La Comunità montana metterà a disposizione gli uffici, mentre l’opera dell’avvocato Bottoli è già pagata dal Consiglio Regionale. «Rispetto all’idea iniziale che era quella di avere un difensore civico comunitario – ha illustrato il presidente della Comunità, Cipriano Castellani – abbiamo cambiato le carte in tavola. Il difensore regionale infatti, come discusso e voluto anche dalla Conferenza dei sindaci, ha maggiori poteri di intervento e costa meno di un difensore civico di ambito solo locale. Ora resta da fare la ratifica da parte dei singoli Consigli comunali dei nove paesi e poi prevedo che, magari entro la fine dell’estate, questo importante servizio potrebbe partire materialmente. Di questo siamo molto contenti».«Abbiamo già inviato il materiale relativo alla convenzione – conclude Benedetti – anche ai Comuni di Bardolino e Peschiera i quali, pur non facendo parte della Comunità Montana, si sono detti molto interessati ad aderire a questa iniziativa. Potremo così ottenere un duplice obiettivo: allargare ancora di più l’ambito di intervento del servizio, ed abbattere i costi, che verrebbero ripartiti su un numero maggiore di Comuni».

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