lunedì, Aprile 29, 2024
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Guidi in visita all’ospedale che cura i poliomielitici

Arriva il sottosegretario alla Sanità

Attesa nell’ospedale di Val di Sogno per l’arrivo, domani alle 17, del sottosegretario alla Sanità Antonio Guidi. L’ex ministro per la Famiglia e la solidarietà sociale nel primo governo Berlusconi ha accolto l’invito dell’associazione interregionale disabili motori (Aidm) ed effettuerà un sopralluogo nella struttura sanitaria destinata alla chiusura nel giugno del 2004, almeno secondo le schede ospedaliere varate dalla regione Veneto. Una decisione ovviamente contestata dalle amministrazioni comunali di Malcesine e Brenzone che sono ricorse al Tribunale amministrativo regionale (si attende un giudizio entro fine novembre) per difendere il diritto alla salute della popolazione gardesana, che rimarrebbe sprovvista nel raggio di circa 50 chilometri di una adeguata copertura sanitaria. Ragioni strenuamente condivise anche dalla Comunità Montana del Baldo e dall’Unione gardesana albergatori veronesi, categoria con più di 300 strutture ricettive, che vede nella chiusura dell’ospedale «conseguenze devastanti per l’economia turistica». A non abbassare la guardia e a non arrendersi all’idea della giunta Galan di chiudere la struttura di Val di Sogno, economicamente in attivo, sono i disabili motori che hanno in Malcesine l’unico centro in Italia per la cura della polio. «Non più tardi di una ventina di giorni fa è stata ricoverata qui una poliomielitica di Trieste: non riusciva a trovare nella sua regione un professionista che si assumesse la responsabilità di operarla», rivela il presidente dell’Aidm Roberto Bassi, a suffragare l’alto grado di specializzazione dell’ospedale dell’alto lago. «Al sottosegretario Guidi (in Parlamento rispondendo ad una interrogazione del deputato Olivieri si è espresso per la salvaguardia del centro) chiederemo lumi sulla trattativa in corso tra l’Inail e il Veneto per l’acquisto: la paura è che tutto si sia arenato. Una cosa teniamo a ribadire: l’ospedale deve continuare a vivere con ortopedia e chirurgia». L’associazione a giugno ha consegnato all’assessore regionale alla sanità Fabio Gava un documento preliminare contenente le linee guida per un progetto di sperimentazione gestionale dell’ospedale. «Non ci ha ancora risposto», conclude deluso ma non rassegnato Bassi, che preannuncia nuove proteste.

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