Il servizio di leva è ormai abolito ma non per questo diminuisce l’impegno sociale delle sezioni d’arma, e in particolare di quella degli alpini. Verso la fine di marzo sono terminati a San Martino i lavori per rendere decoroso il viale d’accesso alla cappella che raccoglie le spoglie di tanti caduti della battaglia risorgimentale del 24 giugno 1859; il viale era stato distrutto da una tromba d’aria l’estate scorsa. Il presidente dell’associazione «San Martino e Solferino», Fausto Fondrieschi, chiese aiuto alla sezione Combattenti di Desenzano per ripristinare il viale e i monumenti danneggiati. La catena di solidarietà per il recupero dell’area ha successivamente coinvolto Leonardo Lunari, presidente della sezione dei bersaglieri di Desenzano e gli alpini di San Martino e Pozzolengo. I lavori, cominciati a novembre, sono stati portati a termine a tempo di record. Un intervento eseguito, nello spirito dei fanti piumati, a «passo di corsa». L’impegno quasi quotidiano degli ex bersaglieri e alpini ha restituito un aspetto decoroso al viale d’accesso all’ossario e alle zone adiacenti la cappella. La sensibilità dimostrata in questa, come in altre occasioni, ha confermato il valore che, anche in congedo, gli ex militari dimostrano nelle attività di volontariato. Un serbatoio prezioso che l’abolizione del servizio di leva potrebbe con il tempo inaridire.