Il «Don Milani» si amplia, la biblioteca si regala una nuova sede. Per il settore scolastico di Montichiari comincia la rivoluzione di settembre.Nel giro di pochi giorni sono in programma le inaugurazioni di due imporanti opere.«Il taglio del nastro della nuova biblioteca è fissato per il 15 settembre – annuncia il sindaco Gianantonio Rosa – e subito dopo si procederà al varo dell’ala dell’istituto Don Milani, un padiglione all’avanguardia europea in quanto ad edilizia ecosostenibile».LE DUE OPERE interessano da vicino la gran parte degli oltre 5 mila studenti che dal 10 settembre inizieranno il nuovo anno scolastico. La biblioteca, nata sulla ristrutturazione del vecchio ospedale di via Trieste, è già stata aperta al pubblico a maggio, durante le feste patronali. Ma poi è stata richiusa. Ora sono state fatte delle verifiche alle strutture murarie e si sta procedendo al trasloco di tutto il materiale, libri e strumentazioni, che ancora si trovano nella vecchia biblioteca di via XXV Aprile. Si provvederà a sistemare anche i nuovi computer, con i moderni software per il rilascio dei libri; ad allestire le sale di mediateca e di videoteca e a sistemare il secondo piano dove troverà spazio la pinacoteca con le opere di Pasinetti. La festa di apertura è già cinque giorni dopo l’apertura delle scuole, con il coinvolgimento degli studenti. «L’apertura dell’ala del Don Milano slitterà invece di qualche giorno rispetto al previsto – spiega il responsabile del settore edilizia scolastica della Provincia Carlo Lazzaroni -: si andrà ai primi di ottobre».Complessivamente l’edificio si sviluppa su tre piani ed accoglie 20 aule e 10 laboratori tra cui quello per l’officina meccanica oltre ad altri spazi per complessivi 3600 metri quadri. Il nuovo padiglione è dotato di pannelli fotovoltaici che ogni anno produrranno circa 8800 chilowattora di energia elettrica, evitando una notevole emissione di anidride carbonica. È in atto un intervento per sfruttare l’energia idroelettrica dal canale che scorre poco lontano e che in passato alimentava un mulino. Sono previste innovazioni ecosostenibili anche per quanto concerne il riscaldamento dell’edificio ed il sistema di aereazione.NEL PRATO davanti l’ingresso verrà presto posizionato uno splendido monumento «L’elefante e il bambino».Realizzato dall’artista bresciano Stefano Bombardieri, su commissione della Provincia, rappresenta a grandezza naturale l’immagine di una nota fotografia del reporter canadese Gregory Colbert, un elefante accucciato di fronte ad un bambino asiatico che legge un libro in ginocchio. La scultura vuole essere un omaggio alla scuola, il simbolo del rapporto che lega l’uomo con la natura.]
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Le due opere a sfondo culturale saranno inaugurate nelle prossime settimane