sabato, Aprile 27, 2024
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A Torri del Benaco, sulla sponda veneta

Carnevale d’estate fra carri, maschere auto e moto d’epoca

Sul Garda è già tempo di Carnevale. Sabato a Torri, si svolgerà il «Carnevale settembrino». Le vie del paese collegato a Maderno dal traghetto, la piazza del porticciolo, il castello scaligero e le torri medioevali diventeranno cornice scenografica per i gruppi mascherati di tutta la provincia, che sfileranno tra i turisti. Il programma prevede, al mattino, il raduno d’auto e moto d’epoca. Alle 12.30 l’apertura dello stand gastronomico. Alle 15 gli spettacoli d’arte varia: giochi e acrobazie con «I seguaci di Tanan», il Coro polifonico di Verona, i suonatori di corno di Sarentino (Aldo Adige), gli Schuhplatter Sarntal di Bolzano, i balli popolari del Volkstanzgruppe Deutschnofer. Alle 17, in piazza della Chiesa, sarà eletto Re Berengario 2001 (seggi chiusi alle 19). Poi arriveranno i carri e i gruppi del Carnevale di Verona e della provincia. Nel corso della passeggiata per la via centrale, si potrà gustare l’aperitivo «DiVino». Alle 18.45, nel parco del castello, verranno distribuiti i tradizionali «bigoi e aole». Alle 19.30 per tutte le maschere caffè a Villa Melisa. Alle 20.30 l’incoronazione del re. Quindi altra sfilata. Non mancheranno sangria e biscotti offerti dagli albergatori e dalle associazioni degli operatori turistici. Alle 23.30 conclusione con lo spettacolo pirotecnico, l’ultimo della stagione estiva. La manifestazione vuole ricordare Berengario, il re d’Italia che nel 905 si rifugiò proprio a Torri. Nipote per parte di madre di Ludovico il Pio, dopo la detronizzazione di Carlo il Grosso, ottenne la corona del regno (888). Sconfitto a Trebbia da Guido di Spoleto, conservò solo la marca del Friuli, mentre il suo avversario veniva proclamato imperatore. In seguito alla morte di Guido, poi di Arnolfo di Carinzia e infine di Lamberto, riottenne per breve tempo il regno, ma fu costretto a combattere a lungo contro Ludovico, che giungeva dalla Bassa Borgogna. Solo nel 905 riuscì a eliminarlo. Nello stesso anno Berengario si rifugiò a Torri, come testimoniano i sei diplomi da lui emanati che documentano le ricompense date agli aiutanti. A lui è attribuita la costruzione della torre di piazza della Chiesa. Nel 915, ricevette la corona da Papa Giovanni X. Sconfitto a Fiorenzuola dalle truppe di Rodolfo, re dell’Alta Borgogna, morì pugnalato da un vassallo in una chiesa di Verona.

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