La motovedetta della Guardia costiera torna sul lago di Garda e da metà giugno inizierà ad effettuare il servizio di pronto intervento e di sorveglianza su tutto il bacino del Benaco. Ad annunciarlo è il presidente della Comunità del Garda Giuseppe Mongiello che nei prossimi giorni sarà Roma, al ministero dei Trasporti e della navigazione, per formalizzare l’operazione. La Comunità del Garda, d’intesa con Lombardia, Veneto e Provincia autonoma di Trento, si è dovuta impegnare a fondo perché fosse riconfermato il servizio di soccorso della Guardia costiera sul lago; non esiste una normativa, infatti, che preveda esplicitamente la presenza di uomini e mezzi della Guardia costiera nelle acque interne. Tra qualche settimana quindi tornerà ad incrociare nelle acque del Benaco la sofisticata imbarcazione della classe CP 800, lunga 12 metri e larga poco più di 4 per 12 tonnellate di stazza. Il natante della Guardia costiera è dotato di strumentazioni di bordo di ultima generazione. Questo gioiello dell’ingegneria nautica è spinto da due motori Isotta Fraschini L1 30T2 MML da 400 KW, raggiunge brillantemente i 30 nodi, ha un’autonomia di 160 miglia, riesce a navigare con condizioni di mare estreme ed è inaffondabile e autoraddrizzante. «Non è stato facile, ma abbiamo raggiunto l’obiettivo», dice il presidente della Comunità del Garda, «questo servizio di soccorso completa e rafforza quello già brillantemente espletato da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e dai volontari della Protezione civile». La base operativa degli uomini della Guardia costiera sarà a Bogliaco, nel porto del Circolo della vela di Gargnano.
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Da metà giugno effettuerà il servizio di pronto intervento che era già stato assicurato durante la scorsa estate.
Una sofisticata motovedetta con base operativa a Bogliaco
C’è la Guardia costiera a sorvegliare tutto il lago
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