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Stasera assemblea dell’associazione per fare il punto della situazione sullo sviluppo della struttura

«Centro per disabili motori?C’è solamente sulla carta»

L’associazione interregionale dei disabili motori fa il punto sulla situazione dell’ospedale di Malcesine. È prevista per stasera alle 20.30, all’interno della struttura sanitaria, la tradizionale festa degli auguri organizzata dall’Aidm, l’associazione onlus presieduta da Roberto Bassi che, da anni, si sta occupando della salvaguardia e del rilancio del nosocomio.«A marzo scorso», ha sottolineato Bassi, «grazie all’aiuto dell’allora assessore regionale alla sanità Flavio Tosi e alla collaborazione con i vertici dell’Ulss 22, siamo finalmente riusciti ad ottenere la indicazione del nostro ospedale quale Centro di riferimento nazionale per lo studio e la cura degli esiti tardivi della poliomielite. Un traguardo ambìto da anni che però non si è tradotto, almeno finora, in un concreto rilancio della struttura sanitaria, che ospita e cura poliomielitici provenienti da tutte le regioni d’Italia».«Di recente», ha proseguito il presidente, «grazie alla disponibilità dell’assessore regionale alla sanità Francesca Martini abbiamo elaborato un progetto di rilancio per Malcesine».In pratica i disabili hanno ottenuto dall’assessore l’impegno a portare in giunta regionale una delibera che migliori la dotazione organica e organizzativa dell’ospedale.«Sia i vertici dell’ Ulss 22 che l’assessore», hanno detto i disabili, «ci hanno dato atto che un Centro di riferimento nazionale non può funzionare se non in presenza di una divisione di ortopedia che abbia un adeguato volume annuo di interventi chirurgici, sia su pazienti non poliomielitici che poliomielitici. Solo così si può mantenere un livello di esperienza tale da rispondere ai bisogni ortopedico-riabilitativi dei paesi dell’alto Garda e delle sue centinaia di migliaia di turisti, che dei polimielitici stessi».L’accordo del 5 ottobre, stipulato alla presenza del sindaco di Brenzone, invitato dai disabili alla riunione con l’assessore, prevede di applicare alla lettera quanto sottoscritto dai tre sindaci dell’alto Garda e dall’Aidm in una lettera del settembre scorso, inviata sia alla Martini che a Flavio Tosi. E cioè: ricostituzione di una divisione aggregata di ortopedia con 15 posti letto ordinari più 5 di day surgery, potenziamento del punto di primo soccorso, potenziamento dei poliambulatori, oltre che della consulenza dell’Università di Verona in ambito neurologico.«Stasera», hanno concluso da Malcesine, «faremo il punto della situazione anche con i vertici della Ulss 22, che sono stati invitati assieme all’assessore Martini e al sindaco Tosi».Dall’alto Garda insomma sperano che il Natale sia foriero della agognata delibera regionale che, mantenendo per un anno la gestione diretta in capo all’Ulss 22 di Malcesine, dovrebbe consentire alla struttura di rilanciarsi, sia sul fronte ortopedico generale che su quello riabilitativo e poliambulatoriale, proprio grazie alla creazione del Centro di riferimento nazionale e in vista di definire compiutamente la gestione per gli anni successivi

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