giovedì, Maggio 2, 2024
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Un progetto europeo per fotografare lo stato di salute del più grande lago italiano

Check up del Garda: un progetto scientifico Ue 

È questa l’iniziativa che è scaturita dal seminario internazionale che ha riunito sul Garda ricercatori del Cnr di Milano, del Centro sperimentale Istituto Agrario San Michele all’Adige, dell’Appa di Trento, dei Centri austriaci di Ricerca GmbH – Arc e dell’Istituto ungherese di Scienze ambientali e Limnologia (Università di Pannonia). «Grandi laghi europei: problemi e soluzioni comuni», questo è stato il filo conduttore dell’incontro.Al centro dei lavori c’era il tema delle acque di grandi laghi d’Europa (Garda, Balaton, Neusiedl) e della loro qualità e quantità in uno scenario di cambiamenti climatici, modificazioni ambientali e pressioni causate dall’uomo. Un grande lago è una risorsa fondamentale per l’economia, ma richiede attenzione e consapevolezza per giusto equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale. Il seminario, oltre ad un primo confronto sui problemi e i rischi ambientali che toccano i tre laghi, ha gettato le basi per una progettazione congiunta tra le tre realtà europee che unisce innovative tecniche di ricerca sullo stato delle acque a proposte di salvaguardia e gestione. «È necessario supportare un confronto di livello europeo per affrontare le questioni che riguardano i nostri laghi», commenta il presidente della Comunità del Garda Aventino Frau, «e sostenere le iniziative che consentono alla ricerca scientifica di essere uno strumento a disposizione di coloro che si occupano di gestione e pianificazione del territorio».Ricercatori e progettisti sono ora al lavoro per formulare una proposta progettuale e concorrere all’ottenimento dei fondi messi a disposizione della Comunità europea nell’ambito delle attività di cooperazione transnazionale. Per il Garda il progetto in fase di preparazione punta a realizzare uno studio sulla salute delle acque dell’intero bacino, così da disporre di una fotografia aggiornata della situazione per poi programmare, se sarà necessario, eventuali interventi di tutela o salvaguardia.L’ultima indagine di questo genere, effettuata sul più grande lago italiano, risale agli anni 1992 e ’93 e fu condotta dal prof. Chiaudani. Da allora molto è cambiato ed è dunque più che opportuno fare un nuovo check up ambientale. 

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