Questa sera alle ore 18, nel salone del comune di Gardone Riviera, il prof. Paolo L. Bürgi parlerà su «Architettura del paesaggio: strategie e progetti tra lago e montagna». L’incontro, promosso dalla Fondazione Heller e dal Comune, non mancherà d’interessare quanti si occupano di tutela dell’ambiente, in particolare di quello di Gardone Riviera e del Garda in generale. Professore alla School of Design dell’Università della Pennsylvania a Philadelphia e all’Istituto Universitario di architettura di Venezia, Bürgi è uno dei paesaggisti più noti e apprezzati a livello internazionale. Lavora nel settore pubblico e in quello privato, con una particolare predilezione per la pianificazione di aree e di spazi nel rispetto dell’esistente e in una continua ricerca di qualità artistica. Bürgi ha ottenuto il diploma di Architetto paesaggista alla Scuola d’Ingegneria di Rapperswil nel 1975, e aperto il proprio studio a Camorino, Ticino. Ha trascorso lunghi periodi all’estero, facendo esperienze dirette e incontrandosi col messicano Luis Barragàn. Ha preso parte a numerosi concorsi, ricevendo diversi riconoscimenti. L’intervento del. prof. Bürgi muoverà da alcuni interrogativi fra cui: quali sono i possibili orizzonti per i luoghi che si situano tra l’acqua di un lago e la forte presenza retrostante di montagne e colline? Quali i possibili scenari futuri e le strategie per conservare e valorizzare tali siti, salvaguardando il loro significato e la loro identità? «Una piazza che si affaccia sull’acqua – sostiene Bürgi- è un luogo naturale di contemplazione e di sosta, un punto privilegiato di osservazione del paesaggio, ma può divenire una porta verso la terraferma, un luogo nel quale incontrarsi e partecipare alla vita che dalla città si muove verso il lago, e viceversa. Considerando questo dialogo tra elementi differenti, è possibile prendere consapevolezza di un sito ricco di relazioni e di storie che si intrecciano, attraverso il quale leggere il carattere di un territorio». L’obiettivo della conferenza è di porre le prime basi e di avviare nuovi stimoli per un progetto che sottolinei il valore naturale e storico-culturale del bacino gardesano. Gli eventi che hanno attraversato e segnato il paesaggio – in particolare quello di Gardone Riviera, celebre stazione climatica mitteleuropea dal 1885 al 1915, riscoperta attraverso studi recenti -, riportano alla memoria le attività e le opere degli abitanti. E ciò contribuisce a rendere attuale il valore, non solo naturale, ma anche storico e culturale di questi luoghi e scoprire nuovi stimoli per un progetto di conservazione del paesaggio tra lago e montagna.