di «La Affi-Pai è una mega speculazione ai danni dell’economia e dell’ambiente gardesano. Va fermata». Non usa mezzi termini il deputato dell’Udc, Ettore Peretti, nel bollare la proposta di project financing depositata a Venezia dalle ditte Garda Partecipazioni spa, Strata spa e dalla mandataria Condotte d’Acqua spa, con sede a Roma.Secondo la delibera della giunta regionale 2080 del 10 luglio, la strada Castelnuovo- Affi dovrebbe essere messa in sicurezza e resa a pagamento e dovrebbe essere realizzato il tratto tra Affi e Pai. L’iniziativa è stata finora cassata da tutte le amministrazioni locali, oltre che dalle categorie e dai cittadini, che hanno costituito a Costermano un comitato. Di recente, anche An è scesa in campo con i propri amministratori locali, che hanno chiesto ai sindaci e all’assessore regionale ai lavori pubblici, Massimo Giorgetti, di adoperarsi per bloccare tutto, proponendo alternative per risolvere il nodo della viabilità sulla Gardesana.Oltre al dissenso di quasi tutti i sindaci, capeggiati dal primo cittadino di Costermano, Fiorenzo Lorenzini, ecco le parole del deputato. «Il progetto prevede di mettere a pedaggio una strada che c’è già, la Castelnuovo- Affi, e di costruirne una che non serve, la Affi- Pai. È una speculazione economica proposta dalla società capofila, la Condotte S.p.a., che nulla ha a che fare con la soluzione dei problemi gardesani e di pesante impatto ambientale». Peretti prosegue: «La Gardesana è congestionata e insufficiente solo in ristretti periodi dell’anno, per cui vanno affrontati i nodi della viabilità secondo priorità precise».Ecco l’elenco secondo il deputato dell’Udc: «Creazione di parcheggi a ridosso della gardesana. Sistemazione della viabilità esistente, con riferimento alla Villanova- Brenzone e by-pass dei centri abitati di San Zeno e Castion, con eliminazione semafori di Albarè e Affi. Potenziamento dei collegamenti via acqua tra il basso e alto Garda». «Se non bastasse», aggiunge, «si potrebbe pensare a un tunnel, questo sì a pedaggio, tra Ala e il nord del lago. Solo se indispensabile, si potrà mettere a pagamento la Castelnuovo- Affi, la cui gestione dovrebbe restare a una società mista Veneto Strade e Comuni su cui passa la via».Peretti analizza: «Da stime finora fatte, il privato non potrà non chiedere almeno un terzo dei 249 milioni di euro di spesa necessari al realizzo dell’opera. Ma se Regione o Stato stanziassero 80 milioni di euro si potrebbero realizzare le alternative, sia per il Garda, che il traforo delle Torricelle a Verona. A cosa serve il project financing?». La conclusione: «La Affi-Pai è deleteria e va bloccata con ogni mezzo». Peretti lancia un appello: «Chiedo a tutti i rappresentanti veronesi della giunta e del consiglio regionale di adoperarsi per fermarla. La delibera di giunta finora è un atto non vincolante».Ma ecco anche la bordata: «La delibera 2080», conclude l’onorevole Peretti, «è stata approvata il 10 luglio, a cavallo delle ferie estive. Quel giorno erano assenti il vicepresidente, Luca Zaia, l’assessore al bilancio, Maria Luisa Coppola, e l’assessore ai lavori pubblici, Massimo Giorgettti. Questo atteggiamento mi fa specie e mi fa pensare molto male. Tutti i politici regionali saranno chiamati a chiara assunzione di responsabilità dinanzi ai cittadini, che sono poi anche i nostri elettori. Io dirò a tutti chi ha fatto cosa».
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Appello del deputato scaligero dell’Udc Ettore Peretti perché la Regione cancelli la delibera di luglio sul project financing