Più che i centri abitati, in passato è sempre stata la strada 45 bis Gardesana occidentale che ha assistito, oltre a numerosi incidenti mortali, soprattutto sui rettilinei fra Gargnano e Toscolano Maderno, anche ad eventi franosi. Le pareti sovrastanti la statale hanno spesso riversato sulla carreggiata tonnellate di materiale, con gravi conseguenze.Il 3 febbraio ’99, ad esempio, in territorio di Riva, perse la vita un pensionato di Arco, Gino Avacini. Erano le 9 del mattino, e il malcapitato transitava a bordo della sua Ape Car, diretto a Limone. Dalle pendici della Rocchetta si staccò una gigantesca frana, che cancellò il percorso del Ponale e la sottostante 45 bis. La successiva perizia ordinata dal pm Fabio Biasi,eseguita dall´ingegner Enrico Manfrini e dal geologo Luigi Frassanella, dimostrò che la tragedia si poteva evitare, se si fosse prestato maggiore attenzione alla manutenzione e alla sicurezza dell’arteria.È del novembre 2000 la frana che ha provocato la chiusura del tratto fra Limone e Riva, con la necessità di effettuare i collegamenti mediante traghetto. Il problema è stato risolto alla radice. Sfruttando la procedura dell’imperiosa urgenza, la Provincia autonoma di Trento è riuscita ad affidare in fretta alle ditte Collini e Oberosler i lavori per la costruzione di una nuova galleria, lunga 960 metri, e realizzata in tempi-record: appena sei mesi. Ad inaugurarla giunse addirittura il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che sbarcò dal piroscafo «Italia».Sempre a Limone ricordiamo i 12-13mila metri cubi di terriccio e sabbia del luglio 2001: metà trattenuti dalle barriere (i così detti «ombrelli») costruite in questi anni, metà scesi fino a lambire la Gardesana. Sepolte una decina di automobili parcheggiate nel piazzale dell’hotel «Panorama», tutte di proprietà di turisti tedeschi e belgi. Ancora pochi metri, e sarebbe stata invasa la carreggiata. Per i geologi, il conoide di deiezione ha bisogno, ogni tanto, di scaricarsi. Ma l’impressione è che la natura voglia vendicarsi degli sfregi subiti dal territorio, troppo cementificato.A Maderno la frana più consistente degli ultimi tempi risale al novembre 2000, in località Ruinat. Per tacere dei vari crolli di minore entità, disseminati un po’ ovunque.SE.ZA.
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Gli ultimi eventi franosi nell’Alto Garda. Gli episodi più gravi a cavallo del 2000