Dopo avere iniziato con l’Antica corte di Travagliato, il concorso enogastronomico dedicato alla creatività in cucina, organizzato dalla Provincia di Brescia con il «Club del buongustaio» e l’Unione dei consumatori, è approdato sul lago di Garda, per l’esattezza al «Moro» di Maderno, il ristorante dell’hotel S. Marco, della famiglia Gabardi. «Obiettivo dell’iniziativa – spiega Riccardo Minini, assessore al turismo a Palazzo Broletto – è di elevare il livello qualitativo e, al tempo stesso, diffondere la conoscenza delle tradizioni culinarie bresciane. Un occhio attento alle nostre radici e al territorio, cercando di conquistare nuova attenzione e nuovi ospiti passando per la buona tavola. L’enogastronomia è uno dei settori trainanti del turismo, e le risorse che è possibile mettere in campo sono di assoluto rilievo per qualità e varietà. Il concorso servirà a spronare la fantasia degli chef che operano nei numerosi ristoranti. Bresciani doc dovranno essere anche i vini che valorizzeranno le portate». Fausto Bregoli, il cuoco del Moro, in concorso ha presentato un menu ricchissimo con nove portate: millefoglie di salmerino con composta di cedro; carpaccio di lago con salsa di limone, timo e menta; frittelle di luccio e crema di erba cipollina; spaghetti alla bottarga di coregone; risotto con tartufo della Valtenesi; coregone in crosta di mais con coulis di pomodorini; sorbetto al finocchio; stufato di cavallo e patate; budino di pane e salsa ai frutti di bosco. I vini: Lugana brut Ca’ Maiol di Provenza (della stessa casa, il Groppello) e il Ca’ dei Frati 2004. La giuria, formata da Enzo Dellea (il presidente onorario dei cuochi è il motore della manifestazione), Onelio Lippi, Camillo Chimini, Mauro Maffezzoni, della Associazione italiana sommelier, e Sabrina Medaglia, ha attribuito i punteggi sigillando il verdetto in busta chiusa, che verrà aperta solo al termine del concorso. Le premiazioni verranno effettuate in ottobre-novembre, alla serata di gala. Prossima tappa: al «Monastero» di Soiano. L’elenco dei partecipanti è assai nutrito. Comprende, tra gli altri, l’Ortica di Manerba, Bacco a Gianico, Corte Francesco (tra Lonato e Montichiari), il Grand hotel delle Terme di Sirmione, l’Abbazia di Rodengo, il Filo d’acqua di Sulzano, il S. Marco di Pontedilegno, il Poggio Verde di Barghe. Per le iscrizioni in extremis: contattare il Club del buongustaio, via Udine 1, in città, oppure inviare una mail via Internet, all’indirizzo di posta elettronica enzo.dellea@aliceposta.it.
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Fausto Bregoli, chef del ristorante Moro, partecipa al premio indetto dalla Provincia. Bottarga di coregone e pesci del Garda in carpaccio: la tradizione si rinnova