lunedì, Maggio 6, 2024
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Giuseppe Lorenzini: «Arrivò in Italia con un aereo di Berlusconi, Fertonani lo portò qui».
Una lunga frequentazione col Garda per il poliziotto tedesco più famoso: vacanze a Torri, confidenze e anche la prospettiva di comprare una casa

Derrick si guardava in tvaspettando Capodanno

L’amore dell’ispettore Derrick, alias Horst Tappert, scomparso sabato a Monaco, per il lago di Garda è tutto racchiuso nei ricordi di Giuseppe Lorenzini, titolare dello storico «Hotel Gardesana» a Torri e per quattro mandati presidente dell’Ugav, l’influente associazione di categoria degli albergatori del lago di Garda.«Eravamo, se non ricordo male, nella primavera del 1987 e Tappert era giunto in Italia per ritirare a Milano il Telegatto dalla popolare trasmissione televisiva di Mediaset». Era giunto con l’aereo messo a disposizione da colui che all’epoca era solo «Sua Emittenza», Silvio Berlusconi. «Il giorno successivo si era trasferito a Sirmione e noi a Torri, grazie ai buoni uffici del maestro Fertonani, riuscimmo a metterci in contatto con il suo agente». Un giro di telefonate e dopo poche ore a bordo del motoscafo di Salaorni, gardesano doc, l’arrivo al porto di Torri. «In quell’occasione riuscii a strappare al popolare attore tedesco una promessa: sarebbe stato mio ospite all’Hotel Du Parc di Garda per festeggiare l’ultimo dell’anno». Fedele alla parola data Horst Tappert sbarcò per la seconda volta a fine dicembre del 1988 in riva al Benaco. «Rimase in ferie con la moglie per cinque giorni e fu l’occasione per approfondire la nostra amicizia», continua Giuseppe Lorenzini che con la memoria va a ripescare storie e aneddoti.«La sera del cenone lo accomodai con la consorte in una saletta a fianco della grande sala che ospitava il veglione. Ricordo che si mise a mangiare con la televisione accesa proprio su uno dei tanti episodi della fortunata serie dell’ispettore Derrick che imperversavano sul canale nazionale. Al momento del brindisi augurale raggiunse gli altri ospiti nel salone e mi sussurrò in un orecchio che per la prima volta era rimasto in piedi, sveglio, per salutare l’arrivo del nuovo anno. Strano, per un attore celebre come Tappert».Il soggiorno gardesano prosegui nella quiete e nel semi anonimato con Lorenzini nelle vesti di Cicerone delle bellezze dell’area benacense. Un «ruolo» che ha rivestito anche lo scorso anno quando a Torri, nel suo Hotel Gardesana, ha fatto tappa il presidente della Repubblica Federale tedesca. «L’ispettore, cosi tutti lo ricordiamo, s’innamorò cosi tanto del Garda che voleva acquistare una casa. Insieme abbiamo fatto tappa in quattro ville, alle spalle del lago vicino a Costermano, ma poi non si fece più nulla anche perché la cittadina francese Saint Paul De Vence, in Costa Azzurra, gli offrì una residenza per aprire una scuola di recitazione». Durante le sue gionate gardesane, Tappert ebbe anche l’opportunità di assaporare le migliori pietanze del luogo grazie anche allo chef Michele Somma. «Una sera gli propose una trota di lago alla crosta e con il pane vi scrisse sopra Derrick. Fu una piacevole e gustosa sorpresa che apprezzò non poco, tanto da voler conoscere direttamente l’autore del capolavoro culinario», conclude Lorenzini il quale, dopo la partenza per Monaco dell’«ispettore», non ebbe più contatti con l’ispettore Tappert, alias o forse, veramente, Derrick.

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