Anche Desenzano, per certi versi, risente dello stesso problema di Sirmione, anche se la penisola catulliana ha una conformazione geografica che la rende forse più vulnerabile all’assedio dei turisti «mordi e fuggi» e dei pullman. Eppure lo scorso anno, in più di un’occasione, l’allora assessore all’Urbanistica, Orlando Farinelli, ebbe modo di premere sul tasto della sostenibilità del traffico e, quindi, della necessità di avviare degli esperimenti, come quello della navetta via lago per il trasporto da e per Desenzano dei turisti. «A dire il vero – dice Fiorenzo Pienazza, neosindaco di Desenzano – qualunque ragionamento sull’introduzione di un ticket per i pullman o i veicoli non è ancora entrato nella nostra considerazione. Per ora lo escludiamo. Direi che Sirmione ha una sua specificità e, francamente – continua Pienazza – credo che i problemi siano un po’ diversi dai nostri. Aggiungo che, per il momento, non mi sentirei di proporlo». Eppure, uno studio commissionato dalla passata giunta Rocca (precedente a quella di Cino Anelli) mise in evidenza l’impressionante numero di veicoli che transitavano sulle strade di accesso alla città, in particolare dalla superstrada di Castiglione e da Lonato. Oltre 10mila veicoli nelle ore-clou delle giornate prefestive o festive. Quanto ai pullman, invece, per Desenzano non si pone lo stesso problema di Sirmione: il loro numero è decisamente inferiore a quello che diretto nella penisola catulliana.
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Anche Desenzano, per certi versi, risente dello stesso problema di Sirmione