sabato, Giugno 14, 2025
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Iniziativa degli esercenti che si sono autotassati per rivitalizzare la zona. Si suona alla sera nelle piazzette e sul pontile del porto Gli albergatori: «Bisogna trasformarlo in salotto»

E’ il lungolago delle note

La musica è tornata a impossessarsi del lungolago. Il martedì e il giovedì sera si suona in piazza Catullo, il lunedì e il venerdì in piazzetta Rivetta o sul pontile del porto. Altri concertini sono programmati al Lido e nella fascia a lago dopo il municipio. Era da anni che bar e ristoranti non proponevano sistematicamente intrattenimenti musicali per i loro ospiti. Adesso potrete trovare una volta un sassofonista, un’altra un tastierista: easy listening, qualche brano di moda. L’iniziativa è degli operatori economici della zona, che hanno deciso di contribuire a rivitalizzare il lungolago, autotassandosi. E l’Amministrazione comunale ha visto di buon occhio la cosa. «Quando gli esercenti del lungolago ci hanno fatto questa proposta – spiega l’assessore al turismo Antonio Pasotti – ci siamo subito messi a disposizione per quanto di competenza del Comune. Vorrei sottolineare proprio il fatto che si è trattato di una scelta spontanea degli esercenti, e questo è estremamente positivo, segno di una reale volontà di contribuire a ringiovanire e rivitalizzare la proposta di intrattenimento della nostra località». La scelta degli operatori economici del lungolago è vista molto positivamente anche dall’associazione albergatori. «Si tratta di una bella iniziativa – commenta Alessandro Borelli, presidente degli albergatori del Garda -, che fa muovere il paese. Quando sono arrivato a Garda, nell’86, questa era davvero la capitale del lago. Oggi siamo in ritardo rispetto ad altre località. Non sono per scopiazzare gli altri paesi: ognuno deve avere la sua fisionomia. Ci sarà chi fa la scelta della discoteca, chi punterà sui grandi concerti. A Garda vorrei che ci distinguessimo per un lungolago trasformato in un vero e proprio salotto, dove si può passare una serata romantica. Un lungolago come quello di Garda non ha confronti con nessun altro paese rivierasco: la musica può davvero trasformarlo in un luogo speciale, ricco di fascino. Pizza e gelato ci sono dappertutto: sono l’accoglienza, l’atmosfera che fanno la differenza. Ma visto come si stanno mettendo le cose, sono fiducioso che ci sia un vero cambiamento di tendenza rispetto agli anni scorsi». Certo, a qualcuno la musica dà qualche noia. Non tutti gli abitanti della zona a lago del paese gradiscono questa ventata di musicalità diffusa, e magari preferirebbero un po’ più di quiete. «Capisco che a qualcuno possa dare un po’ di fastidio avere la musica sotto casa – dice l’assessore Pasotti -, ma d’altra parte intrattenere gli ospiti è un’esigenza fondamentale in un paese che vive di turismo». «Credo che l’importante sia stato cominciare – dice Borelli – e poi si potrà migliorare. Quando si parla di musica, si può trattare anche di un violino o di un pianoforte che non hanno bisogno di amplificazione. Oppure si potrebbe pensare a dei piccoli altoparlanti sotto gli alberi del lungolago, in modo da diffondere la musica senza grande amplificazione. Ma l’importante, ripeto, è che qualcosa si sia mosso».

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