martedì, Maggio 30, 2023
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Energia dai rifiuti

Sono questi gli obbi­et­tivi legati al prog­et­to di costruzione  in ter­ri­to­rio del Comune di Carpenedo­lo, socio come altri 22 municipi di spa,  di un ‘biodi­ge­store’, un impianto cioè di pro­duzione di ener­gia elet­tri­ca  ali­men­ta­to da fonti rin­nov­abili. La strut­tura, già prog­et­ta­ta, uti­lizzerà il sis­tema anaer­o­bi­co e prevede una poten­zial­ità di 1 megawatt.  Per pro­durre l’en­er­gia si uti­lizzerà la mate­ria pri­ma già disponi­bile, cioè i rifiu­ti. Gar­da Uno   anzichè smaltir­li a costi non indif­fer­en­ti li uti­lizzerà  come mate­ri­ale di un  proces­so di trasfor­mazione anaer­o­bi­ca dal quale si  rica­va bio metano, il com­bustibile capace di pro­durre ener­gia elet­tri­ca, ener­gia ter­mi­ca cioè calore e, infine,con i residui di lavo­razione, ottenere  anche ‘pel­lets’ o  concime. “L’op­er­azione  è frut­to di un lun­go cam­mi­no di  stu­dio e val­u­tazione , anche di un con­fron­to con l’am­min­is­trazione comu­nale di  Carpenedo­lo ret­ta dal sin­da­co    Gian­ni Desen­zani- spie­ga il pres­i­dente di Gar­da Uno dott . Il prog­et­to è il nat­u­rale com­ple­ta­men­to del ciclo dei rifiu­ti e seg­nata­mente del­la frazione umi­da( for­su) che  non va più in dis­car­i­ca ma diven­ta car­bu­rante. Sono con­vin­to che l’inizia­ti­va,  nel­la quale inten­di­amo inve­stire cir­ca 8 mil­ioni di euro, darà otti­mi risul­tati.” “Del­lo stes­so avvi­so è il sin­da­co di Carpenedo­lo  Gian­ni Desenzani.”E’ un’­op­er­azione  che l’am­min­is­trazione comu­nale con­di­vide per­ché dà un risul­ta­to ambi­en­tale impor­tante ma  ris­er­va anche ben­efi­ci diret­ti alla nos­tra comu­nità sia in ter­mi­ni di ener­gia che di servizi.” Oper­a­ti­va­mente il prog­et­to del ‘biodi­ge­store’  dopo l’in­te­sa rag­giun­ta , con il Comune di Carpenedo­lo per la sua local­iz­zazione prevede ora  l’avvio del per­cor­so autor­iz­za­ti­vo . La com­pe­ten­za è del­l’asses­so­ra­to  del­la Provin­cia all’E­colo­gia, set­tore Ener­gia e rifiu­ti. Gar­da Uno prevede di pot­er con­clud­ere questo cam­mi­no in autun­no, per avviare i lavori veri e pro­pri ad otto­bre e  con­clud­er­li alla fine del 2012 quan­do si potrà pen­sare a met­tere in movi­men­to l’impianto.   LA CONVENZIONE CON IL COMUNE DI CARPENEDOLO   Ven­gono defin­i­ti ‘inden­nità di local­iz­zazione’ i van­tag­gi che Gar­da Uno spa ha con­corda­to con gli ammin­is­tra­tori del   Comune di Carpenedo­lo e che ven­gono riconosciu­ti in cam­bio del­la local­iz­zazione sul ter­ri­to­rio del­l’impianto di val­oriz­zazione ener­get­i­ca. Sono frut­to di una con­ven­zione che  ha valid­ità di 15 anni e ris­er­va alla cit­tad­i­na non pochi ben­efi­ci.  Sono la ristrut­turazione e qual­i­fi­cazione degli impianti e appa­rati del­l’il­lu­mi­nazione pub­bli­ca di pro­pri­età da real­iz­zare entro 5 anni. La ristrut­turazione e riqual­i­fi­cazione  del­l’il­lu­mi­nazione pub­bli­ca di pro­pri­età di Enel Sole com­pre­so il loro riscat­to, la loro manuten­zione e con­duzione. Ver­rà inoltre riconosci­u­to, per la dura­ta di 15 anni,  al Comune un con­trib­u­to  pari a 0,01 euro per ogni kWh prodot­to da erog­a­re in ener­gia elet­tri­ca per il fab­bisog­no degli edi­fi­ci comu­nali assogget­tati al servizio ener­gia di Gar­da Uno spa e, in denaro  per la parte ecce­dente. In ter­mi­ni eco­nomi­ci ques­ta clau­so­la, con­sideran­do la pro­duzione sti­ma­ta, vale cir­ca 75.000 euro l’anno.Inoltre il comune potrà con­ferire gra­tuita­mente la parte umi­da dei rifiu­ti rac­colti sul ter­ri­to­rio.      Sche­da tec­ni­ca   Il biodi­ge­store sorg­erà su un ter­reno di 25.000 m² in local­ità Lame, a lato del­la stra­da provin­ciale 343 per Acquafred­da ed al con­fine con quest’ul­ti­mo Comune. L’impianto avrà una poten­za di 1 Megawatt  equiv­a­lente a mille chilowatt.  La strut­tura ver­rà ali­men­ta­ta in prevalen­za (60%) dal­la  frazione umi­da dei rifiu­ti soli­di urbani dei 23 Comu­ni servi­ti da Gar­da Uno spa, da vegetali(10%) , fanghi di (22%) e altre biomasse(7%).  Questi mate­ri­ali   saran­no  ver­sa­ti  in appo­site vasche dove subi­ran­no un pre-trat­ta­men­to pri­ma di essere  con­vogliati  ai 3 digestori dove  avviene  la trasfor­mazione   con il sis­tema del­la ‘diges­tione anaer­o­bi­ca’ che pro­duce  bio metano. Si trat­ta di un proces­so bio­logi­co nel quale una spe­ciale flo­ra micro­bi­ca trasfor­ma, in assen­za di ossigeno, la sostan­za organ­i­ca in bio­gas. Questo è il car­bu­rante che  ali­men­ta il cogen­er­a­tore capace di pro­durre ener­gia elet­tri­ca e calore. L’en­er­gia  rica­va­ta viene cedu­ta alla rete men­tre il calore  sarà recu­per­a­to e uti­liz­za­to per   ess­ic­care la parte resid­ua liq­ui­da e umi­da del com­bustibili iniziale. Gior­nal­mente l’impianto sarà ali­men­ta­to da 98,6 ton­nel­late di bio­masse, cir­ca 36.000 l’an­no capaci di pro­durre 2.106.940 metri cubi di metano e quin­di 21.820 kwh di ener­gia elet­tri­ca ogni giorno pari a 7.964.233 kWh  in un anno oltre a 8.033.065 kWh di ener­gia ter­mi­ca. I residui fer­men­tati che riman­gono, a proces­so com­ple­ta­to , ven­gono sti­mati in 31.497 ton­nel­late l’an­no e saran­no uti­liz­za­ti per pro­durre ‘pel­let’ da imp­ie­gare in pic­coli impianti di riscal­da­men­to di tipo indus­tri­ale o,in alter­na­ti­va, per ricavare concime agri­co­lo.

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