martedì, Dicembre 5, 2023
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Esattori sotto la lente

In mer­i­to alla deci­sione pre­sa dal comune di Maner­ba di far tornare di com­pe­ten­za comu­nale la riscos­sione del­l’I­ci e del­la tar­if­fa rifiu­ti, dopo che lo scor­so anno la riscos­sione è sta­ta com­pi­to del , l’azien­da ha volu­to pre­cis­are alcu­ni pun­ti. In par­ti­co­lare i rap­p­re­sen­tan­ti del­la Gar­da Uno spie­gano il per­chè del­la dif­feren­za di cos­to richiesto al Comune, 180 mila euro, rispet­to ai 30 mila euro che l’am­min­is­trazione di Maner­ba spenderà durante l’an­no per il con­trat­to di un con­tabile, in con­ven­zione con Limone. «Il prog­et­to intrapre­so con il comune di Maner­ba — spie­ga il diret­tore gen­erale Fran­co Richet­ti — prevede­va una fase pre­lim­inare, affi­da­ta al Gar­da Uno come base per la ges­tione ordi­nar­ia. In ques­ta fase si è provve­du­to al riordi­no del­la ban­ca dati, reimpiantan­do in maniera inte­gra­ta le banche dati del cat­a­sto, ici, , ana­grafe e cir­co­lo idri­co inte­gra­to, che saran­no uti­liz­zate anche in futuro al Comune. Il ritar­do del­la con­seg­na è dovu­to alla dif­fi­coltà di reperire i dati: gli ulti­mi ci sono giun­ti solo a fine anno. Il lavoro è dura­to sei mesi con l’impiego di quat­tro per­sone. La cifra di 180 mila euro per il 2006, che è a prez­zo di cos­to come per tut­ti i soci di Gar­da Uno, è solo una sti­ma per una serie di oper­azioni ordi­nar­ie, per­ché all’inizio non ave­va­mo ele­men­ti per val­utare. E’ una som­ma data dal­l’at­ti­vazione di più servizi che riguardano anche adem­pi­men­ti pri­ma a cari­co del­l’uten­za. Pro­poneva­mo un miglio­ra­men­to nel rap­por­to tra comune e uten­ti con l’in­ser­i­men­ti del Dup (il doc­u­men­to uni­co di paga­men­to), già atti­vo in altri comu­ni, che vede recap­itare al cit­tadi­no, ad inizio anno con aggior­na­men­ti nei mesi seguen­ti, i bol­let­ti­ni di una serie di servizi, da quelle trib­u­tarie fino alla ret­ta del­la scuo­la mater­na». Così si spe­ie­ga la dif­feren­za di costi tra la ges­tione del­l’azien­da e quel­la del Comune. «Nel­la sec­on­da fase — ha pre­cisato il respon­s­abile Pietro Laz­zari­ni — il Comune avrebbe usufruito anche degli altri servizi pro­posti da Gar­da Uno: la ges­tione delle uten­ze attra­ver­so un call-cen­ter, uno sportel­lo uni­co in comune, l’ag­gior­na­men­to dei dati delle uten­ze su più banche dati (ici, tar­su, ana­grafe e cat­a­sto), le cartelle esat­to­ri­ali, i bol­let­ti­ni pre­stam­pati del­l’I­ci».

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