A Toscolano Maderno arriveranno la Guardia forestale (adesso a Gargnano), l’Istituto meteorologico di Desenzano e, forse, la Comunità del Garda, da tempo alloggiata a Gardone. Entreranno nell’ex cartiera Vetturi, assieme al nuovo municipio, che «sarà pronto per il 30 aprile». Lo ha annunciato il sindaco Paolo Elena, in Consiglio comunale. In mezzo a tanti argomenti edilizi, di cui riferiremo in un prossimo articolo, l’altro giorno è rispuntato il discorso sulla Vetturi. Acquisita dalla Vallelago (una società a responsabilità limitata con sede a Rezzato, capitale 20 milioni, amministrata dal geometra Marino Savoldi), l’ex cartiera è stato svuotata ed ora è in fase di ricostruzione. Accoglierà una trentina di appartamenti privati e il nuovo municipio, che viene a costare 9 miliardi. In dettaglio: 1.778 mq. per uffici, a 3,9 milioni al mq., e 604 mq. di parcheggi, a 1 milione e 950 mila lire. Cui bisogna aggiungere l’Iva del 10%. Dopo le polemiche sui muri, da noi già riferite, minoranza (centrosinistra) e maggioranza (Polo) si sono scontrate a Palazzo (Benamati, dove si svolgono le riunioni). Silvano Boni ha contestato le modalità dell’operazione. «Il Comune ha versato alla Vallelago il primo acconto, di 770 milioni – ha detto l’ex sindaco -. E si trova dinanzi una scaletta di pagamenti quantomai impegnativa: 500 milioni ogni 15 giorni. Al 30 aprile avrà sborsato 5 miliardi e 700 milioni. Ci si espone per una cifra elevatissima, quando sul fabbricato esiste un’ipoteca di 8 miliardi, a fronte di un valore di 16» Il sindaco Paolo Elena ha risposto all’interpellanza affermando che «gli acconti vengono corrisposti in base allo stato di avanzamento dei lavori. E, gradualmente, si libera una frazione di ipoteca, che sarà tolta definitivamente al momento del rogito notarile. Il 30% del costo complessivo lo otterremo come contributo in base alla legge sull’Obiettivo 2. Per il resto dobbiamo far fronte con mezzi nostri (mutuo o vendita di aree). Niente paura. La procedura è stata approvata dai revisori dei conti. E il 30 aprile 2002 entreremo nella nostra nuova sede». Replica di Boni: «Speriamo in bene. Ritengo, però, che non esistano garanzie sufficienti. Di buone intenzioni sono lastricate le strade dell’inferno». Si è parlato anche dei criteri antisismici adottati. «Fosse stata una residenza privata, era tutto in regola – ha detto l’ex sindaco -. Ma qui parliamo di un municipio, e la casa del pubblico, nell’ipotesi di un terremoto, deve assolutamente rimanere in piedi. Necessario, quindi, che i muri rispondano a sollecitazioni superiori di almeno il 40 per cento. Tanto più che, lì sopra, c’è la diga di Valvestino». Dopo avere affermato che esistono relazioni tecniche rassicuranti, Elena ha informato delle ultime novità. «L’ex cartiera Vetturi, per la quale gli amministratori del centrosinistra avevano previsto addirittura 62 appartamenti (noi, invece, siamo riusciti a ridurli a metà, utilizzando il resto per trasferirvi il Palazzo comunale), accoglierà anche le Guardie forestali, attualmente a Bogliaco, e la sezione staccata dell’Istituto di Geofisica di Desenzano, che collabora con l’Osservatorio di Trieste e l’Università Cattolica di Brescia. «Il centro, cui aderiscono anche Sirmione e Pozzolengo, vuole studiare tra l’altro gli effetti della bioclimatologia sull’uomo. Inoltre stiamo trattando con la Comunità del Garda il trasferimento da Gardone Riviera, dove paga una dozzina di milioni di affitto all’anno, a Toscolano Maderno. Saremmo ben lieti se l’assemblea di dicembre-gennaio accettasse la nostra proposta». E il vecchio municipio, ritenuto non più adatto alle necessità? «È uno stabile fuorilegge, che non rispetta gli standard richiesti – ha sempre detto il sindaco -. I disabili e gli anziani, ad esempio, non possono raggiungere gli uffici. L’Asl potrebbe mandarci fuori da un giorno all’altro. Del resto venne acquistato da mio nonno, il Podestà, quando i dipendenti erano otto. Adesso sono 51. Intendiamo trasformarlo in un centro di cultura, con biblioteca ed esposizioni permanenti».
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Dopo il municipio, spuntano altre ipotesi
Ex cartiera, c’è anche spazio per la Comunità del Garda
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