venerdì, Novembre 15, 2024
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Il gruppo opera anche nel basso lago. La Polisportiva ha triplicato gli iscritti

Exodus, lo sport fa prevenzione

Non solo propositi e belle parole, ma fatti: così la Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi opera da diversi anni nello sport. Si tratta di una Polisportiva, che svolge l’attività in maniera diversa: dopo un’accurata ricerca sceglie realtà su cui tentare la via della prevenzione per tenere gli adolescenti lontani dalle insidie delle droga e della delinquenza. Finora la strada intrapresa ha dato risultati e i numeri parlano chiaro: dai 500 iscritti del ’99 si è passati ai 1500; tra questi ragazzi solo una quindicina in terapia di recupero. La fondazione, che ha sede a Casa di Beniamino a Cavriana, è attiva a Mantova, Brescia, Verona e sull’Isola D’Elba, dove fa da supporto a un team di vela. Attualmente è impegnata in diverse attività tra le quali, oltre all’equitazione, alla vela, alla mountain bike, all’atletica leggera e alle squadre di basket e calcio, spiccano la squadra di pallavolo femminile e quella di rugby impegnate nel campionato di serie C, entrambe in Veneto. Giovanni Mazzi, dinamico coordinatore organizzativo della fondazione e nipote del più famoso sacerdote, spiega: «Avendo come obiettivo la prevenzione, ci preoccupiamo di individuare le società che possono esserci utili in tal senso. Una volta verificato che l’attività sportiva rispecchi le nostre aspettative, prima fra tutte quella di svolgere attività prettamente giovanile, ci adoperiamo per dare il nostro supporto, anche in termini economici, affinché si possa procedere nell’attività». Al proposito è da ricordare l’importante contributo che ogni anno la Banca Popolare di Verona stanzia – un centinaio di milioni – che la Fondazione Exodus poi centellina a dovere per le affilliate. A Brescia, a ricevere l’obolo è l’Evergreen Brescia, che partecipa al campionato di Promozione maschile con la squadra maggiore, ma che vanta uno dei settori giovanili più fiorenti della provincia. Presente, ma sopratutto futuro per la Fondazione Exodus. Chi fa della propria attività la prevenzione, non può che avere un occhio di riguardo anche per il domani e allora ecco che, accanto all’attuale centro sportivo a Cavriana, presto verrà affiancata una nuova struttura, con annesso stadio del ghiaccio. Il progetto è affidato a Pierluigi Marzorati, indimenticato capitano della nazionale di basket degli anni ’70, oggi apprezzato ingegnere.

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