venerdì, Maggio 3, 2024
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A Salò, Desenzano e Sirmione resta la minaccia esondazioni

Garda: una giornata di ordinario disagio

L’altezza del lago, registrata dalla famiglia Foffa, che gestisce l’Osservatorio meteorologico e la stazione sismica di Salò, è rimasta immutata: 173 centimetri. La stessa misura rilevata domenica mattina, contro i 166 di sabato e i 162 di venerdì. I dati vengono esposti quotidianamente sotto i portici del municipio. Dal 1960, l’anno della grande piena, il Garda non aveva mai raggiunto questi limiti. Se pensiamo che un centimetro in più corrisponde a 3,7 milioni di metri cubi di acqua, ci rendiamo conto dell’enorme massa di liquido trattenuta. A Nord tutti i bacini (dal lago di Santa Massenza a quello di Ledro) hanno continuato a scaricare, attraverso il Sarca, il Ponale e gli altri torrenti. Non bastasse, dalle ore 18 di venerdì alle 10 di sabato, è stato aperto il tunnel lungo quasi dieci chilometri, che collega l’Adige: la Provincia autonoma di Trento ha ordinato di far defluire 50 mc. al secondo, poi diventati 100. Il Garda si è insomma fatto carico dei problemi di’un’ampia zona: dal Trentino al Basso Mantovano fino al Po. Intanto quella di ieri è stata una giornata di attesa. L’ufficio postale di Salò, temporaneamente situato all’interno di un container sul piazzale della Canottieri (a causa dei lavori in corso nella sede da alcune settimane), ha riaperto i battenti, dopo la frettolosa chiusura di sabato a mezzogiorno «per emergenza». Le automobili, comunque, non possono entrare nel parcheggio, trasformato in uno stagno, frequentato da cigni e papere. Le idrovore dell’ospedale continuano a svuotare 2.000 litri di acqua al minuto dal locale delle caldaie. L’obiettivo è di impedire che si blocchino. Sacchetti di sabbia sono collocati un po’ ovunque. All’inizio del lungolago la pizzeria Don Pedro, andata a mollo, ha ripreso regolarmente l’attività. Molti gli scantinati che richiedono un intervento costante. Sulla spiaggia della Baia del Vento, proprio di fronte all’Isola della famiglia Cavazza, in territorio di San Felice, il suer di sabato e le onde hanno trasportato quintali di legna. Tronchi galleggiano in superficie. Dopo il sole di domenica, ieri è tornato a piovere. Gli uomini dei comuni e della Protezione civile, i carabinieri e la Polizia stradale, i Volontari sono sempre in stato di allerta. Effettuano turni di vigilanza e di controllo aspettando che la situazione migliori. A Sirmione rimane allagato il grande parcheggio Monte Baldo e alcune zone del centro; a Desenzano il lungolago continua a essere minacciato tanto che gli alberghi e i locali che vi si affacciano sono difesi da centinaia di sacchi di sabbia. Sergio Zanca e Maurizio Toscano

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