Aprile 2016

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    Gienne_Aprile_2016Ecco­ci nuo­va­mente alle prese con i liv­el­li del nos­tro lago, se ne dis­cute da sem­pre e se ne è par­la­to anche recen­te­mente a Peschiera del Gar­da. Su invi­to del­l’Am­min­is­trazione comu­nale “al capez­za­le”, si dice­va, o meglio si scrive­va una vol­ta, si sono ritrovati gran parte dei respon­s­abili dei numerosi enti che si inter­es­sano di queste benedette acque. E tra politi­ci e tec­ni­ci si è par­la­to di liv­el­li, ges­tione e uti­lizzi delle acque del Gar­da.

    Pre­sen­ti, oltre a tre asses­sori region­ali del Vene­to che han­no rispos­to alla chia­ma­ta del con­sigliere del­e­ga­to al Tur­is­mo del Comune di Peschiera, , garde­sano Doc a cui sta a cuore l’habi­tat garde­sano e numerosi respon­s­abili di vari enti pub­bli­ci.

    Dal­la mia “lun­ga” espe­rien­za gior­nal­is­ti­ca garde­sana ho avu­to modo di sen­tir par­lare di liv­el­li lacus­tri a ogni cam­biar di ven­to, con il risul­ta­to che ai pri­mi mesi del 2016 se ne sta anco­ra par­lan­do. E tut­ti han­no ragione, e tut­ti han­no le loro neces­sità e tut­ti han­no i loro orti da colti­vare, e il Gar­da va su e giù e gli impren­di­tori del­l’in­dus­tria del forestiero si strap­pano di con­tin­uo, se anco­ra ne han­no, i cap­pel­li.

    Fil­ip­po Gavaz­zoni ha mes­so, e non a caso, nel tito­lo del suo invi­to queste parole “…tutela del­la risor­sa idri­ca e del­l’im­mag­ine tur­is­ti­ca del ter­ri­to­rio”.

    Bra­vo Fil­ip­po! Siamo pien­amente d’ac­cor­do con te, anche per­ché un tem­po il Gar­da si autore­gola­va da solo (entra col Sar­ca ed esce col Min­cio, era scrit­to nei lib­ri di geografia), pri­ma che negli anni ’50 venisse real­iz­za­to lo sbar­ra­men­to “rego­la­tore” di Salionze trasfor­man­do il Gar­da da baci­no nat­u­rale a baci­no arti­fi­ciale, e poco dopo costru­ito la gal­le­ria (for­tu­nata­mente mai uti­liz­za­ta, ma sem­pre in aggua­to), che col­le­ga il fiume Adi­ge al Gar­da, e gesti­ta dai tren­ti­ni, capace di immet­tere nel lago fino a 500 metri cubi al sec­on­do di acqua.

    Pasqua 2016, all’us­ci­ta di queste note se ne sarà già anda­ta, e con lei anche le prove gen­er­ali per la prossi­ma sta­gione tur­is­ti­ca, ormai avvi­a­ta. I garde­sani guardano anco­ra una vol­ta, nat­u­ral­mente pre­oc­cu­pati, l’an­dare e venire dei liv­el­li. Gli uni­ci che, impert­er­ri­ti, pros­eguono ad abusare di questo bene prezioso, sono anco­ra e sem­pre gli impren­di­tori agri­coli del Man­to­vano che, incu­ran­ti dei vari appel­li e delle sup­pliche, con­tin­u­ano a irri­gare i loro ter­reni con il sis­tema anti­co e dis­per­si­vo det­to “a scor­ri­men­to”. E giù acqua a valan­ga, tan­to il Gar­da non si asci­ugherà mai e noi gior­nal­isti avre­mo mate­ri­ale e motivi per scri­vere per i prossi­mi sec­oli!

    Gienne_Aprile_2016

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