“È pronto l’editoriale?”
“No, Adesso lo preparo”. Capitava spesso, in chiusura del giornale, che chiedessi a papà se avesse già preparato il suo editoriale per poterlo inserire in pagina. Era una della ultime cose che scriveva, dopo aver preparato tutto il materiale da impaginare. Purtroppo questo mese è andata ancora così e il suo editoriale non era ancora pronto.
Come molti dï voi sapranno già Luigi è mancato mercoledì 22 febbraio, un malore improvviso lo ha colto mentre si trovava negli uffici del comune di Lonato, a poche decine di metri da dove era nato. Quella mattina avevamo in programma di uscire per scattare una foto all’Isola dei Conigli a Manerba da usare come copertina di questo numero. La foschia sul lago ci ha fatto cambiare piani così aveva deciso di sbrigare alcune commissioni e poi andare a fare qualche fotografia alle sculture di plastica sul lungolago di Desenzano. Da buon fotografo, quando si è sentito male aveva lo zaino della macchina fotografica a spalle.
Abbiamo iniziato l’avventura di GN assieme nel 2008, un suo grande desiderio era quello di poter avere un suo spazio dove poter condividere la sua grande passione per il Lago di Garda e la fotografia. Un contenitore dove raccogliere le storie, la cultura, i personaggi e l’attualità del Garda, parlando delle cose belle e positive che spesso non fanno notizia e difficilmente riescono a trovare uno spazio per essere raccontate. Dare voce a tutte quelle persone che, come lui, avevano voglia di condividere la passione per questo territorio che tanto dà a tutti noi, ma che troppo spesso viene dato per scontato.
Volevamo un giornale leggibile, con al centro gli autori e le loro storie, un prodotto editoriale ovviamente sostenuto da sponsor e amici, ma in cui la percentuale maggiore dello spazio fosse occupato dai contenuti, usanda una carta che valorizzasse le immagini.
Spero che in tutti questi 15 anni e 170 numeri questo sia emerso e che abbiate letto con piacere quanto siamo riusciti ad offrirvi.
GN però non finisce con questo numero, è mia volontà e mio dovere portare avanti questo progetto, mantenedo inalterato lo spirito iniziale. Scoprirò assieme a voi se ne sarò in grado e garantisco a voi lettori, ai nostri affezionati autori e ai nosti sostenitori che metterò tutto l’impegno di cui sono capace.
Un ringraziamento a tutte le persone che in questi giorni ci sono stati vicine e, in vario modo, hanno dimostrato affetto e apprezzamento per Luigi.
Ringrazio anche mio cognato Stefano, anche lui fotografo, che ha realizzato la foto della copertina.
Aĺ prossimo numero e scusate il ritardo.
Grazie papà.
Luca Delpozzo