lunedì, Ottobre 7, 2024
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Importante iniziativa in Africa del club Desenzano lago. Ricordato il socio storico Romeo Loda, morto nella sua azienda

Grazie ai Lions le donne di Iringa avranno l’acqua

Sono costrette a percorrere parecchi chilometri al giorno per attingere l’acqua da qualche misera fonte o dal fiume, quando non sono aridi per la siccità. Le donne africane di Iringa, un paesino della Tanzania, non dovranno però compiere i lunghi e faticosi percorsi per rifornire d’acqua le loro capanne. Grazie a un intervento di solidarietà portato a termine dal Lions Club Desenzano Lago, che ha permesso la costruzione di un tratto di acquedotto, l’acqua potrà finalmente scorrere direttamente nel villaggio africano dove si sta realizzando anche una scuola. L’assegno di 10.330 euro (circa 20 milioni di lire), preceduto da un altro dello stesso importo qualche tempo fa, è stato consegnato dal presidente del Lions Bepi Marcotriggiano a Giuseppe Braghieri, medico e general manager di Intermed onlus, e a Pietro Molinaroli, progettista di programmi e iniziative in tutto il terzo mondo. Intermed, che ha sede a Brescia, ha al suo fianco banche mondiali, enti istituzionali, giovani imprese per finanziare questi interventi. Ma gli appoggi economici non bastano. Ecco spiegato il contributo del Lions club Desenzano Lago che, in fatto di beneficenze, è tra i più intraprendenti dell’area. Nel corso della serata è stato anche proiettato un breve documentario che ha potuto testimoniare le condizioni indicibili in cui erano costretti a vivere gli abitanti di Iringa. L’associazione bresciana, come diceva Molinaroli, ha comunque quattro laboratori biochimici in Burkina Faso, nel Togo e a Brazzaville, nel Congo. Lo stesso Molinaroli sottolineava per esempio l’importanza di avere un piccolo personal computer e un microscopio, unitamente a una buona linea telefonica, per trasmettere dati e analisi mediche per avere un responso urgente magari collegandosi con l’Ospedale Sacco o il Civile di Brescia. Il club gardesano guidato da Marcotriggiano è relativamente giovane, essendo stato fondato nel 1983. Come ha ricordato nel suo intervento uno dei padri fondatori, Emilio Annovazzi, il club si è sempre contraddistinto per questi gesti di solidarietà. L’incontro conviviale si è aperto con un momento di commozione per la tragica scomparsa di uno dei soci storici del club: Romeo «Meo» Loda, morto in un incidente sul lavoro nella sua azienda di via Monico, a Lonato.

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