lunedì, Maggio 6, 2024
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Partirà all'inizio di marzo la stagione turistica sul Garda

I turisti nell’uovo di Pasqua

La stagione turistica che già tra pochi giorni prenderà il via sulle sponde del Garda sarà lunga e positiva. Sì, forse la scaramanzia consiglierebbe di attendere l’esito dei primi bilanci autunnali per innalzare al cielo eventuali canti di vittoria, ma le premesse per un 2002 memorabile ci sono davvero tutte. La conferma arriva dagli stessi operatori del setttore.«La Pasqua “bassa” – spiega Enzo Bassetti, albergatore e presidente dell’Unione commercio e turismo – alcune regate internazionali organizzate dalla Fraglia della Vela e importanti appuntamenti fieristici e convegnistici al Palazzo dei Congressi consentiranno l’avvio della stagione già nei primi giorni del prossimo mese». Non ci sarà il pienone, intendiamoci, ma saranno molti gli alberghi a riaprire i battenti. Il periodo turisticamente appetibile, insomma, che dagli anni novanta ha iniziato un lento ma inarrestabile allungamento, quest’anno raggiungerà quasi nove mesi. E non si tratta solo di un caso fortunato legato l calendario delle festività pasquali.Ad alimentare l’ottimismo, poi, ci sono le numerose prenotazioni che stanno arrivando da ogni angolo d’Europa e, in controtendenza rispetto agli anni scorsi, non interessano solo il periodo primaverile, ma fin da ora anche quello estivo e addirittura quello autunnale. «Da qualche hanno a questa parte – conferma Stella Bertolini dell’Hotel Luise – la stagione s’è allungata notevolmente, tanto che per noi ottobre e novembre sono due ottimi mesi lavorativi». A confermare le buone previsioni Enio Meneghelli, presidente dell’Apt Garda Trentino, che lo fa, analizzando i dati dello scorso anno. «Non ci sono avvisaglie di flessioni – spiega – e i numeri riferiti alle presenze sul nostro comprensorio rivelano che questo trend positivo interessa in maniera equa tutti i comuni del basso Sarca, ognuno dei quali è riuscito a puntare su un’offerta specifica, legata alle peculiarità del territorio». Estero il 75 per cento delle presenze, con un’ulteriore, particolare crescita dei mercato mitteleuropeo e anglofono». Ma c’è qualcuno che, pur soddisfatto, non nasconde di nutrire qualche timore sul futuro. È Federico Venturini, noto titolare dell’Hotel Centrale: «Il mercato inglese va davvero bene – spiega – quasi troppo. Mi spiego meglio. Ormai qui lavoriamo quasi esclusivamente con agenzie britanniche e mi viene naturale chiedermi cosa accadrebbe se, per qualche strano motivo, all’improvviso, questo flusso di turisti si dovesse interrompere. Sarebbe la catastrofe». Una soluzione per diradare questi incubi? «Guardare con maggior attenzione verso nazioni come l’Irlanda, tanto per fare un esempio. E non ditemi che è uno stato troppo piccolo: il turismo sul Garda è nato con i danesi…»Al terzo posto, per le presenze nel mese di marzo dello scorso anno, ci sono gli austriaciTedeschi e inglesi i più aficionadosALTO GARDA. Gli stranieri sono i più assidui sul Garda, soprattutto sono i primi a lasciare i loro freddi paesi del nord per godere dei tepori del lago. A marzo delle scorso anno, le presenze straniere sono state 40,269 contro le 15,219 di nostri connazionali. Un dato eloquente che diventa ancor più significativo se paragonato a quello riferito allo stesso mese del 2000: allora gli italiani erano stati 16,936 e gli ospiti d’oltre confine 37,165 con un calo del 10,1 per cento per i primi e un incremento dell’8,4 per i secondi. Verrebbe da dire, insomma, che i posti lasciati liberi dagli italiani vengono subito occupati dagli stranieri. In testa ci sono sempre loro, i tedeschi: 33339 le presenze nel mese di marzo del 2001 (29906 in strutture alberghiere) e con un incremento, rispetto al 2000, del 14 per cento. Subito dietro, anche se a notevole distanza, i sudditi della regina: 3522 le loro presenze, quasi totalmente in strutture alberghiere (ben 3460) e con un 3,8 per cento in meno rispetto al 2000. Terzi, i turisti austriaci con 1094 presenze (832 in albergo) con un +8,2. Per quanto riguarda la ripartizione delle presenze nei comuni del C9, Riva conduce con il 48,1 delle presenze, Nago-Torbole segue con il 25,4 per cento, Arco è terza con il 21,2 per cento, quarta Tenno 3,2 per cento e, infine, Drena 2,2 per cento.

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