Quasi sicuramente i desenzanesi che possiedono un computer multimediale, corrispondente allo standard di mercato da almeno sei anni, un software chiamato «player» del tutto gratuito e, in alcuni casi, già incluso nel sistema operativo, infine un collegamento ad internet anche analogico, se ne potranno stare a casa ed assistere ai lavori del consiglio comunale di Desenzano. Le sedute di palazzo Bagatta si potranno seguire in diretta o, se fosse necessario, anche in differita. Considerato che i tre citati apparecchi e tecnologie sono entrati da un bel po’ di tempo in molte abitazioni, ipotizzare che l’iniziativa potrebbe incontrare un buon successo tra la popolazione non è poi così azzardato. Il progetto di trasmettere in audio e video, via internet, le sedute dei consigli comunali da palazzo Bagatta verrà quanto prima esaminato dalla Giunta e, sicuramente, nell’anno prossimo dovrebbe essere portato a compimento. A presentarlo, sotto forma di mozione, sono stati i consiglieri dei Ds Franco Bernardi e Maurizio Maffi, che hanno incassato dall’Aula una prima soddisfazione: l’approvazione della proposta. Infatti il Consiglio «ha impegnato la Giunta ad approntare un sistema di registrazione audio-video delle sedute, nonché di trasmissione in via telematica tramite la Rete Civica e il sito Internet del Comune, a dare poi indicazioni agli uffici comunali per realizzare un sistema di archiviazione e distribuzione, su richiesta delle registrazioni?.». Secondo i due consiglieri «è necessario un coinvolgimento sempre maggiore dei cittadini ai lavori del Consiglio comunale, ma c’è da mettere in conto anche che la partecipazione diretta della popolazione, salvo casi di particolare interesse, è abbastanza bassa, sia per gli orari serali in cui i Consigli comunali si svolgono, sia perché spesso ad argomenti che potrebbero interessare la gente si devono forzatamente alternare istruttorie molto burocratiche e di difficle comprensione». Allora, tenuto conto «che lo sviluppo tecnologico attuale permette tante soluzioni», è da sviluppare questo progetto. E, ripetiamo, non si tratta di costi proibitivi né per il Comune né tanto meno per i cittadini che volessero collegarsi. Rilevano, infatti, l’ingegnere Cristiano Belli ed il dottore Stefano Costantini, esperti in informatica: «Per trasmettere suoni ed immagini via internet (in diretta o in differita) non sono necesarie strumentazioni sofisticate. Bastano un server (al quale si collegano gli «spettatori» e che ospita fisicamente il materiale disponibile), un software ed una o più postazioni trasmittenti». «Il sistema – aggiungono i due esperti – funziona in modo estremamente semplice: la trasmittente «cattura» l’audio e si collega al server. Questo provvede ad una distribuzione immediata su internet, consentendo così l’ascolto in diretta e, contestualmente, archivia le registrazioni, consentendo quindi anche un ascolto differito». Ma c’è anche un’altra possibilità da sfruttare. La tecnologia adottata potrebbe essere utilizzata, infatti, per applicazioni diverse, per esempio per manifestazioni culturali e convegni. Il costo dell’iniziativa: circa 2 mila euro lordi. Un’inezia per un Comune come Desenzano.
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