Non si fermano i lavori al canile S. Rocco di Calcinatello.L’impresa di ampliamento e sistemazione è iniziata a giugno dello scorso anno e chi non c’era la prima volta può andare sul sito www.caniledicalcinatello.it per capire e vedere quanto di bello ed è importante è successo.Si continua a lavorare , a darsi da fare in tutti i modi e a portare avanti con passione, impegno e fatica questa storia, per riuscire a raggiungere nel più breve tempo possibile gli obiettivi prefissati. Molti lettori si sono appassionati ed hanno iniziato a seguire le vicende anche da vicino, su giornali locali o attraverso nuove iniziative, approfondendo il tema; i più distratti si sono interessati mentre i più scettici si sono ricreduti, riconoscendo che c’è un progetto serio che si sta sviluppando e prestando quindi più attenzione ai fatti ed agli appelli.Da mesi ragazzi volontari pieni di entusiasmo e di energia lavorano all’interno del canile per ripulire, costruire, occuparsi dei cani, della loro cura e del loro benessere, ma anche all’esterno per organizzare manifestazioni ed incontri che permettano di raccogliere fondi, di coinvolgere nuovi amici e di andare avanti.Dopo la costruzione di dieci nuovi recinti ( tutti i materiali sono stati offerti), la pulizia e tinteggiatura di alcuni locali, l’installazione di telecamere, per controllare gli abbandoni e salvaguardare la vita degli animali, si è costruito un nuovo angolo cottura sullo schema di quello precedente, ma più funzionale ed igienico, ed un grande magazzino che serve come deposito e per la triturazione del cibo, non senza avere trovato tante difficoltà ed imprevisti.Durante le feste natalizie si sono venduti circa duemila «caNendari» in Brescia e provincia, offerti da uno sponsor e distribuiti ovunque dai ragazzi.L’operazione, illustrata sempre su questo giornale l’11 dicembre, ha avuto successo e con i fondi raccolti si sono sistemate molte situazioni, anche conti sospesi con ditte fornitrici di alimenti, medicinali, materiali vari e si potranno affrontare le emergenze con più tranquillità. Anche questa volta l’impegno dei sostenitori più fedeli ed instancabili è stato premiato dalla generosità degli acquirenti.Sono aumentate le visite al canile, le volontarie che portano a spasso i cani con il guinzaglio e le adozioni a distanza. Sono stati molti anche gli affidi, che hanno compensato gli abbandoni avvenuti in nove mesi, più di duecento: una vergogna!I primi di marzo i ragazzi hanno partecipato alla fiera del cucciolo, a Montichiari, raccogliendo offerte e compilando moduli per le adozioni a distanza. E’ stato impegnativo, ma ne è valsa la pena, anche perché alcuni cani hanno trovato casa. Dopo pochi giorni sono stati premiati da una notizia che ha sollevato il morale a tutti e che è servita per stimolarli a fare di più ancora: gli organizzatori del campionato italiano di sleddog, manifestazione con i cani da slitta che si tiene tutti gli anni alla piana del monte Gaver (Bagolino), avendo letto l’articolo sul canile ed acquistato parecchi «caNendari», si sono attivati per conoscere la realtà e si sono incontrati con i volontari per capire le problematiche della gestione di questi cinquecento cani abbandonati, ed eventualmente aiutarli con un contributo. Sui volantini della manifestazione c’era anche il canile con lo slogan «la famiglia cerca un cane, il cane cerca una famiglia». E il 7 marzo si è tenuta una conferenza stampa, presso la sede dell’assessorato allo Sport della Provincia di Brescia, in cui si è illustrato il campionato dei cani da slitta, ma anche pubblicizzato e sostenuto il canile S. Rocco di Calcinatello. La pro-loco di Bagolino ha promesso parte del ricavato in modo che anche questi cani possano avere di più. Purtroppo le condizioni meteo avverse non hanno consentito al banco del canile di avere le attenzioni che si meritava, e così è stato quindici giorni dopo, alla ciaspolata notturna, ma l’importante è esserci, farsi sentire e vedere. Poi da cosa nasce cosa e abbiamo visto che di sviluppi buoni ce ne sono sempre stati. E ancora: il 20 aprile si è svolta una pesca benefica per raccogliere fondi e sono stati realizzati portachiavi, cappellini e penne pubblicitari, mentre c’è chi intanto ha contribuito alla pulizia giornaliera del canile, al nutrimento ed alla cura dei cani; – chi ha raccolto fondi, materiali e ha ottenuto altre collaborazioni; chi ha lavorato faticosamente per realizzare nuovi progetti; chi ha donato e portato il necessario per proseguire, come piastrelle, forati, colle, vernici, cancelli, finestre, cucce, ciotole, piante ecc…I progetti sono ancora molti e sul sito ci sono tutte le spiegazioni e in fondo all’articolo si leggono i numeri di telefono di Adelina, la proprietaria, e di alcuni volontari, disposti a dare tutte le informazioni e i chiarimenti che servono.Al canile S. Rocco di Calcinatello c’è sempre da fare, tutti i giorni ci sono novità e non ci si annoia di certo: c’è molto movimento, gente che va e gente che viene, chi lavora per mesi e chi per una giornata. L’infermeria e la degenza sono sempre operative, specialmente per i nuovi cani abbandonati, che spesso sono in condizioni disastrose; si devono ogni giorno affrontare imprevisti di natura pratica; c’è bisogno di mano d’opera, sia specializzata che non, ma soprattutto di buona volontà, di disponibilità, per lunghi periodi ma anche per brevi, anche di un solo giorno: sempre meglio di niente…Per quanto riguarda i cani, sono tanti gli episodi a cui ho assistito. Ne ricordo uno, ma ne succedono di tutti i colori, ogni giorno: una cagna meticcia di taglia grande, dolcissima, è arrivata malata e dimagriva a vista d’occhio, nonostante le cure. E’ rimasta quindici giorni in clinica, sempre sotto flebo, cure intensive e… tante carezze. E’ costata al canile trecento euro di medicinali e una corsa a Bologna da parte di una volontaria per procurare due sacche di sangue che sono servite per la trasfusione. Alla fine ce l’ha fatta, è aumentata quindici chili, è sana e forte, salva!I cuccioli sono i più richiesti e quindi più fortunati, mentre dai cinque anni in poi le possibilità di essere adottati calano e precipitano dopo i dieci. Eppure ci sono molti cani, di piccola e media taglia, più avanti con l’età , sani, molto tranquilli ed affettuosi, che potrebbero essere una buona compagnia, addirittura terapeutici e che si accontentano di pochissimo.Il canile San Rocco di Calcinatello aspetta amici, volontari,operai; accetta materiali ed offerte, chiede più rispetto ed attenzione per gli animali, ringrazia sempre tutti coloro che generosamente e in molti modi lo aiutano e lo sostengono.
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Un aggiornamento sul «San Rocco», dopo che molti lettori si sono fatti coinvolgere dall’impresa di un gruppo di appassionati volontari