sabato, Aprile 20, 2024
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Secondo i dati della Provincia sul primo quadrimestre il settore tiene ma gli ospiti spendono meno. Il calo degli stranieri è compensato dalla crescita degli italiani

Il lago non parla più tedesco

Meno tedeschi e più italiani. Per la precisione, 20mila tedeschi in meno e 20mila italiani in più. Compensazione perfetta. E ancora: più austriaci e meno olandesi. Turisti sul lago di Garda: più 0,1 per cento di arrivi e più 0,4 per cento di presenze. È la fotografia del primo semestre 2003 – da gennaio alla fine di giugno – rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Come dire: tenuta, a denti stretti, nonostante la recessione. E le stelle, quelle che classificano gli alberghi, brillano un po’ meno del solito: quelli a una stella, sempre nei primi sei mesi, sono stati ben più frequentati di quelli a quattro stelle. A scattare la fotografia del movimento turistico e alberghiero della prima parte dell’anno è stato ieri l’assessore provinciale al turismo, Davide Bendinelli, con il vicepresidente della Provincia, Antonio Pastorello e i presidenti dei consorzi di promozione turistica «Lago di Garda è» e «Verona tutt’intorno», rispettivamente Antonio Possati, con il direttore Enrico Merenda, e Claudio Pasquetto, con il direttore Alessandra Albarelli. Foto dai colori magari non proprio vivaci, ma non del tutto sbiaditi, guardando alla stagione turistica in corso, segnata da un calo visibile dei tedeschi: meno 5,8 per cento di arrivi, 313.682 persone, e meno 3,5 per cento di presenze, un milione 494.759 persone. Un calo compensato, come detto, da un aumento dei turisti italiani, sempre nella località del lago di Garda: 235.842 arrivi, più 10,1 per cento rispetto al primo semestre 2002, e 899.099 presenze, cioè più 4,9 per cento. L’Austria garantisce invece ancora un buon flusso: in leggero calo gli arrivi, 33.812 cioè meno 0,8 per cento, ma in aumento le presenze, 174.331 cioè più 4,1 per cento. Il numero degli olandensi diminuisce invece del 4,7 per cento per le presenze e anche i turisti del Regno Unito fanno registrare una lieve flessione. Dal gruppo degli «altri Paesi», giungono invece buone notizie: un po’ meno arrivi (meno 0,7 per cento) e più presenze, più 8,9 per cento, vale a dire 321.990 persone. I dati sul movimento turistico alberghiero (sempre raffrontando il primo semestre 2003 e quello del 2002) parlano di un calo generale assestato sul meno 1,7 per cento di arrivi e meno 1,1 per cento di presenze: il calo più vistoso (in linea con il dato generale del flusso) è quello dei tedeschi: meno 6,7 per cento di arrivi e meno 4,5 di presenze. Gli austriaci fanno invece registrare un più 9,2 per cento di presenze in albergo e un più 1,5 per cento di arrivi. Nel movimento turistico extralberghiero (campeggi, appartamenti) si nota un più 20,43 per cento di arrivi di italiani e un più 8,6 di presenze e un più 11, 2 per cento di turisti di altri Paesi, rispetto a quelli più significativi per il Garda come Italia, Germania, Austria, Paesi Bassi e Regno Unito: il dato generale sul turismo extra alberghiero parla comunque di un più 2,7 per cento di arrivi e un più 1,6 di presenze. Quanto alle varie categorie di alberghi, per capire come si stia regolando il turista sul Garda in questi mesi, basti il dato generale: più 0,9 per cento di arrivi e meno 1,1 per cento di presenze nei 4 stelle; meno 1,8 per cento di arrivi e meno 0,1 per cento di presenze nei 3 stelle; meno 7,7 per cento di arrivi e meno 11,3 di presenze nei due stelle; più 7,1 per cento di arrivi e più 23,5 per cento di presenze negli alberghi a una stella.

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