sabato, Maggio 4, 2024
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Incontro di amministratori a Riva supera antagonismi e divisioni che risalgono ai secoli bui: si volta pagina? Per la prima volta le tre Province si uniscono per il turismo: un milione di euro da spendere

Il lago può uscire dal Medio Evo

La promozione turistica del lago di Garda dall’anno prossimo sarà unitaria sui mercati. Verona, Trento e Brescia hanno stretto un’alleanza di ferro. Basta con le divisioni tra Garda trentino, Garda bresciano o Garda veronese. Questione, peraltro, incomprensibile ai villeggianti stranieri. D’ora in poi, il lago di Garda sarà uno solo. Mercoledì scorso al Palazzo dei congressi a Riva del Garda gli assessori al turismo della Provincia di Verona, Davide Bendinelli, il suo collega trentino, Marco Benedetti e quello bresciano, Ermes Buffoli, hanno steso le linee programmatiche per un progetto unitario. Con loro Giuseppe Lorenzini, presidente del Consorzio Riviera degli Ulivi, (Verona), Enio Meneghelli, presidente dell’Azienda di promozione turistica Garda trentino e Francesco Chicco Risatti, presidente del Consorzio riviera dei limoni (Brescia). Non era mai successo che le massime istituzioni, Province e aziende di promozione turistica decidessero di promuovere il lago di Garda, all’unisono. La posta in gioco è consistente: 28 milioni sono le presenze turistiche complessive annue del bacino benacense. Alla riunione è stato preso atto delle disponibilità economiche: sommando il fondo riservato dello Stato per promozioni dei prodotti sovrarregionali e quello messo a disposizione dalle Province, l’intera operazione raggiungerebbe il milione di euro. Grande assente, mercoledì, la Comunità del Garda. L’ente da precursore finora aveva svolto in parte questo ruolo di promozione ma ormai, in crisi d’identità, è stato superato dagli eventi. L’obiettivo del gruppo dei sei è, dunque, la promozione globale del Benaco sia sui mercati consolidati come quello tedesco che su quelli emergenti. A Riva del Garda sono state gettate le basi. Tra 20 giorni un nuovo summit tra i sei attori per definire in dettaglio le priorità e i mercati. Dal 2003, dunque, partirà il Progetto unitario gardesano. In concreto si tratterà di offrire un’immagine comune nelle fiere, in televisione, su internet con i depliant, lasciando poi spazio alle caratteristiche sportive, ambientali alle peculiarità enogastronomiche di ciascuna sponda. «Sono davvero felice», ha commentato Lorenzini , «che i tre assessori siano convinti dell’importanza della promozione unitaria. È da anni che puntavamo su questo. Anche in ragione della forte concorrenza. Purtroppo, è un ruolo cui ha abdicato la Comunità del Garda. Ora tocca ai tre assessori. La promozione unitaria, pur nel rispetto e nella valorizzazione delle singole specificità, credo sia una mossa vincente. Il Garda offre tantissimo, innumerevoli possibilità: bagno, passeggiate, natura, città d’arte, luoghi storici, crociere, sport, eventi, liriche, enogastronomia, relax, bici, parapendio… Ora dobbiamo solo metter a fuoco gli obiettivi e partire».

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