venerdì, Dicembre 8, 2023
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Il «Lions» apre un centro per traumatizzati

La Cir­co­scrizione Lions Bres­ciala­go quest’an­no pun­ta in alto. Il grup­po, com­pos­to dal pres­i­dente Emanuele Lo Mona­co, dal seg­re­tario Giuseppe Lan­franchi, dai del­e­gati di zona Lavinia Ben­even­ti Formi­ca e Roc­co Mon­te­mur­ro, coa­d­i­u­va­ta dai 10 pres­i­den­ti di Club, ha mes­so a pun­to due prog­et­ti ambiziosi di tipo cul­tur­ale ed educa­ti­vo, che coin­vol­ger­an­no tut­ti Club in un lavoro di grup­po. Il pri­mo prog­et­to è un con­cor­so let­ter­ario riv­olto agli stu­den­ti delle ultime due clas­si delle scuole medie supe­ri­ori del­la cir­co­scrizione sul tema del­la nascente nazione euro­pea dal tito­lo «L’Eu­ropa: come la vor­resti?». I vinci­tori del con­cor­so saran­no ospi­ti al Forum Europeo Lion che si svol­gerà a Roma dal 30 set­tem­bre a 2 otto­bre. L’al­tro prog­et­to è di carat­tere san­i­tario, e, coor­di­na­to dai medici Fran­co Pes­ci­a­ti­ni e Mara Mut­ti, riguar­da la «Rein­te­grazione famil­iare e sociale assis­ti­ta del paziente post — comatoso». Il prog­et­to pilota con­ta sul con­trib­u­to del­l’am­min­is­trazione comu­nale di ed in par­ti­co­lare del sin­da­co Pao­lo Ele­na, e del­la Coop­er­a­ti­va «La Cor­da­ta» di Roè Vol­ciano pre­siedu­ta da Attilio Bono­mi, ed ha lo scopo di dare vita ad una strut­tura demed­ical­iz­za­ta di tran­sizione per chi ha subito un trau­ma cran­i­co. In ques­ta strut­tura infat­ti pazi­en­ti e famil­iari potran­no essere aiu­tati a gestire il pas­sag­gio dagli isti­tu­ti ospedalieri al domi­cilio e al rien­tro alla vita quo­tid­i­ana, e rag­giun­gere e/o pros­eguire gli obi­et­tivi riabil­i­ta­tivi pro­gram­mati nei cen­tri di riabil­i­tazione. Per capire l’im­por­tan­za del­l’inizia­ti­va è nec­es­sario ricor­dare che in Italia, lo con­fer­mano le sta­tis­tiche, c’è una inci­den­za di cir­ca 500 mila casi di trau­ma cran­i­co all’an­no. Di questi 125 mila rag­giun­gono liv­el­li di grav­ità che richiedono l’ospedal­iz­zazione, 25 mila si con­cludono con la morte e 22 mila sono invece quel­li che soprav­vivono ma con esi­ti gravi e per­ma­nen­ti. C’è poi una con­sid­er­azione pre­oc­cu­pante: la popo­lazione gio­vanile e soprat­tut­to i ragazzi com­pre­si tra i 15 e i 25 anni sono le per­sone più a ris­chio in questo tipo di trau­mi. Per questo, dicono i pro­mo­tori, questo prog­et­to è impor­tante. Sul­l’ar­go­men­to la Cir­co­scrizione pre­par­erà a otto­bre un con­veg­no per dare vis­i­bil­ità al prog­et­to, coor­di­na­to da Gio­van­ni Rosi­na, pres­i­dente del Desen­zano Host.

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