Sono in allestimento i ponteggi necessari per il restauro del tetto della chiesa parrocchiale, necessario dopo la forte grandinata che ha colpito Lazise il 4 agosto 2002. Come per tutti i tetti degli edifici del centro storico anche quello della chiesa dei Santi Zenone e Martino non è rimasto indenne. Il fortunale ha reso in poltiglia moltissimi coppi in cotto che coprono il tetto della chiesa. La rottura dei coppi ha quindi portato l’acqua piovana a inzuppare la volta della chiesa arrecando seri danni agli intonaci e portando alla luce alcune ampie macchie di umidità. Visivamente l’immagine è poco edificante, soprattutto perchè compromette e rende vano il lavoro di restauro da poco concluso con il totale rifacimento dei colori della volta e delle pareti della chiesa. Il progetto è curato dall’architetto Virgilio Munari di Lazise e a eseguire i lavori di rifacimento del tetto, oltre mille metri quadrati di superficie, è l’impresa lacisiense Aleandro De Carli. L’attività di cantiere è affidata al geometra Diego Zanetti. Il costo del restauro, preventivamente approvato dalla Soprintendenza ai beni architettonici del Veneto e dal competente ufficio della Curia diocesana, è preventivato in oltre 100 mila euro, salvo imprevisti nel corso delle opere. La conclusione dei lavori per il rifacimento del tetto è stata preventivata per la fine del mese di maggio. Con l’occasione si provvederà anche alla verifica e alla sostituzione delle parti mancanti dell’impianto «antipiccione» collocato sulla gronda della chiesa teso ad evitare l’appoggio dei colombi e dei piccioni con le conseguenze che tutti conoscono.
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