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L’appuntamento con Premio e convegno è per sabato 30 ottobre al palazzo dei Congressi. Lo studio di un enologo di fama riconosce che è vitigno autoctono

Il Lugana si mette in vetrina

Il Lugana Doc si mette in vetrina e rivendica il diritto alla propria identità: nessuna confusione con i Trebbiani d’Italia, quello gardesano è Lugana e basta, ovvero vitigno autoctono e di territorio. Sarà questo il messaggio centrale dell’edizione 2004 del premio enologico «Stella del Garda», presentato ieri a Brescia nella sede dell’assessorato provinciale all’Agricoltura, a villa Barboglio. L’appuntamento è per il 30 ottobre al palazzo dei congressi di Desenzano: oltre alle premiazioni e alle degustazioni dei migliori Lugana selezionati da due commissioni (tecnici e giornalisti), ci sarà anche un convegno nel corso del quale il presidente del Consorzio di tutela del Lugana Doc, Paolo Fabiani, presenterà lo studio con il quale Attilio Scienza, ordinario all’Università di Milano ed autentica eminenza grigia dell’enologia italiana, ha dimostrato l’identità autonoma del vitigno Lugana, sottraendolo una volta per tutte ai paragoni con il Trebbiano di Soave o il Verdicchio. «Da qui partiremo per chiedere al Ministero il riconoscimento di quanto dimostrato nello studio e quindi l’attribuzione al vitigno Lugana del nome al quale ha diritto» spiega Fabiani, conscio dell’indubbio ritorno di immagine che un simile passaggio porterebbe al già prestigioso bianco del Garda. Che, pure, punta a promozionarsi anche attraverso il recupero della «Stella del Garda», iniziativa ideata nel 1968, che torna in scena per il terzo anno consecutivo dopo un decennio di assenza. «Iniziativa forte per un vino di spessore, tra i più apprezzati a livello internazionale come anche dimostrato dalla recente iniziativa di promozione dei prodotti bresciani da Harrods, a Londra – ha detto l’assessore provinciale Mariastella Gelmini introducendo la presentazione dell’iniziativa -. Un evento significativo non solo in quanto vetrina di una produzione d’eccellenza, ma anche in quanto momento centrale per una strategia di promozione integrata del territorio che non può più prescidere dall’agricoltura e dalle produzioni tipiche». Alberto Pancera, presidente dell’Ente Vini Bresciani e l’assessore al turismo di Desenzano Adelio Zanelli, hanno concordato sul ruolo strategico di una manifestazione che, ha ricordato Fabiani, «in questa terza fase della sua esistenza punta in maniera diretta al coinvolgimento dei media nella promozione del prodotto in sinergia con il territorio. Per i giornalisti abbiamo organizzato anche un educational nella giornata di venerdì, che prevederà visite ad aziende e ai luoghi chiave del territorio». E poi ci sarà la sorpresa della Stella del Garda: che, come da rigido regolamento, viene assegnata solo alle aziende che hanno saputo ottenere per tre anni anche non consecutivi il punteggio di «ottimo» da entrambe le commissioni. Impresa non facile: ma qualcuno, chissà, potrebbe anche esserci già riuscito.

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